La mia scia è più chimica della tua!

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-04-20

Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è eccellente. Mentre nell’Internet dei complottisti sta andando in scena la gara a chi ha la scia chimica più lunga gli agenti del NWO continuano indisturbati a disegnare figure geometriche nei cieli

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Un po’ come quei detersivi che lavano più bianco di quelli della vicina, anche i sostenitori del complotto delle scie chimiche tendono a dividersi e a litigare tra di loro per questioni di bario. E la manifestazione contro le scie chimiche a Bologna non poteva che riflettere le stesse divisioni in seno al movimento che tremare la geoingegneria clandestina fa. Ciascuno accusa l’altro di essere un gatekeeper, un infiltrato, un venduto alle guardie e un pagliaccio. E oggi sulla manifestazione del 18 aprile è arrivata la scomunica del guru inarrivabile del movimento delle scie chimiche in Italia: l’illustre Rosario Marcianò. Ma la battaglia è solo all’inizio, chi avrà il controllo sulle menti dei complottisti? I fratelli Marcianò o i fratelli del Presidio di Pordenone? E se invece avesse la meglio il santone new age Massimo Ridolfi? Oscure trame e complotti all’ombra delle scie.
 
scie chimiche manifestazione bologna
 
LA MIA SCIA È PIÙ CHIMICA DELLA TUA!
La manifestazione del 18 aprile è stata organizzata da un gruppo di associazioni davvero ben assortite, a promuovere l’iniziativa sono il R.I.P. Riprendiamoci il Pianeta (che si definisce “Movimento di resistenza umana”) e Draco Edizioni di Massimo Rodolfi, uno scrittore/guaritore che vi spiega come raggiungere l’illuminazione attraverso lo Yoga e gli antichi misteri (egiziani, di Re Artù, etc). A sostenere la Manifestazione Nazionale ci sono anche pezzi della “Sinistra” come NetLeft, poi c’è anche un gruppo di sciroccati DOC come quelli del presidio di Viadana contro le scie chimiche e gli speranzosi leccesi del Movimento Politico Culturale Valori E Rinnovamento che oltre ad essere attenti al territorio e all’ambiente sono anche in prima linea per difenderci dagli alieni che infestano il Pianeta.

Il girotondo anti-scie con il pericoloso aereo irroratore
Il girotondo anti-scie con il pericoloso aereo irroratore

Già qualche tempo fa un’altra divisione aveva messo in pericolo l’unità del gruppo, a causa del libro di Gianni Lannes. Il titolo scelto da Lannes era identico a quello del documentario firmato da Marcianò sulle scie chimiche. Un altro post sul blog di Lannes, anche stavolta firmato da un’altra persona, ovvero Letizia Ricci, reiterò le accuse contro i Marcianò:

«Qualche giorno giorno fa, i Marcianò hanno scritto all’editore Arianna di Bologna, coprendo di calunnie e diffamazioni gratuite Gianni Lannes. Il titolo di quel volume non gli va a genio, e minacciano sfracelli (sic!). Ovviamente, il fango ricade su di loro, e non ha bisogno di commenti. Questi individui, a quanto pare, sembrano avere in Italia il monopolio sul fenomeno delle cosiddette scie chimiche, e chiunque ne parla a ragion veduta, in maniera originale, e con dovizia di fonti ufficiali, come Gianni Lannes è tacciato di insulti, e dunque di lesa maestà».

Ed insomma grande è la confusione sotto il cielo, forse sarà colpa delle scie chimiche che irrorano in modo particolare coloro che “studiano” il fenomeno. La giornata di manifestazione nazionale ha portato a galla tutte le rivalità all’interno di un movimento che grazie alla sapiente opera degli agenti del NWO è sempre più spaccato e diviso in fazioni e presìdi. Scrive il Geometer di Sanremo riguardo all’evento bolognese che in passato ha avuto a che fare con Massimo Ridolfi ma che dopo essere venuto a conoscenza delle sue opinioni su di lui ha cambiato idea sulla bontà del suo agire “per la causa”.

Massimo Rodolfi Rosario Marcianò scie chimiche
Questo si configura come reato di lesa maestà

Insomma, Marcianò non avrebbe appoggiato la manifestazione nazionale di sabato un po’ perché considera degli incompetenti degli organizzatori:

Negli anni il Signor Rodolfi ha seguito la sua strada nel campo dell’informazione inerente alla geoingegneria clandestina, commettendo, a nostro avviso, una serie di errori tattici e strategici, a causa di una preparazione piuttosto raffazzonata sul tema. Sebbene con questa trascuratezza screditasse e danneggiasse l’intero movimento, lo abbiamo ignorato, come abbiamo ignorato le sue iniziative e boutades.

Un po’ perché ce l’ha ancora con Ridolfi per averlo accusato di essere un manipolatore e di nascondere la verità alla gente. Poi c’è anche il problema che quelli andati in piazza a manifestare sono talmente “allocchi” che hanno lasciato che gli infiltrati del NWO e dei gruppi di troll e disinformatori potessero percularli indisturbati.

I troll del NWO a Bologna
I troll del NWO a Bologna

IL TRONO DI SCIE
In questa lotta fratricida non potevano mancare altri due fratelli, quelli del presidio di Fontanafredda. Già scomunicati in passato da Marcianò i due fratelli friulani sono i veri cani sciolti della lotta alle scie chimiche. Cristiano e Simone si sono presentati a Bologna e hanno smascherato gli agenti della DIGOS travestiti da manifestanti di Riprendiamoci il Pianeta. Tornati a casa hanno subito cantato vittoria per la loro azione di disvelamento:

Tornando vittoriosi da Bologna… Smascherata la protesta organizzata dai rip / Digos!
Manifestazione a detta loro “nazionale”: contati quasi 200 troll in casacche/uniforme precedentemente addestrati dal loro guru R…..I
DA QUANDO IN QUA IN UNA MANIFESTAZIONE SPINTA DA UN REALE SENTIMENTO VIGE -L’OBBLIGO- DI INDOSSARE UNA CASACCA PER PARTECIPARE! A BREVE IL VIDEO DELLO MASCHERAMENTO!
Sempre più vicini alla verità!!

La rivelazione è davvero incredibile, quelli del RIP sono pagati dal Governo per fare disinformazione e «per creare false rivoluzioni su argomenti caldi e precedere quelle vere che potrebbero nascere da parte di gente vera e comune! Poi ridicolizzandole finemente per poi deviarle dal percorso originale. Rodolfi è un Gatekeeper come Marciano’,Lannes, Penna e tanti altri.. Il Rip fa lo stesso gioco del 9Dicembre e dei Forconi». Non ci si può più fidare di nessuno, Ridolfi, Lannes, Marcianò, Penna (l’autore di Scienza Marcia) insomma la creme del complottismo sciachimicaro sono tutti al soldo dei potenti e lottano per fermare la rivoluzione contro le scie chimiche.
 

Alcuni commenti sulla pagina del presidio di Pordenone
Alcuni commenti sulla pagina del presidio di Pordenone

Naturalmente l’iniziativa di quelli del presidio di Pordenone non è stata apprezzata dai manifestanti intervenuti a Bologna. Simone e Cristiano sono stati a loro volta accusati di essere “CICAPpini” e disinformatori:
manifestazione scie chimiche bologna 5
I tre gruppi (Marcianò, RIP e Presidio di PN) non riescono a mettersi d’accordo su una strategia comune, non perché dicano cose diverse l’uno dall’altro ma per motivi di rivalità e di prestigio personale. Sono tutti d’accordo a dire che le scie chimiche fanno male, anzi malissimo e che le irrorazioni servono per controllare il cervello delle persone. Sono tutti d’accordo nel denunciare che dietro al complotto delle scie chimiche ci siano il Governo e i soliti poteri forti. In fondo hanno tutti letto le stesse informazioni che circolano in Rete, il problema è che non riescono ad accettare che ci sia qualcun altro in grado di interpretare i sacri documenti trovati in Rete. E intanto, mentre loro discutono su chi abbia la scia più lunga noi poveri cittadini veniamo avvelenati e affumicati dalle scie chimiche. E nessuno di loro ci dice mai (ci avete fatto caso?) come possiamo difenderci dalle scie. L’unica cosa che fanno è fotografare le scie chimiche per dirci che in quel posto alla tal ora “stanno irrorando”. Ma in concreto come possiamo evitare che il cielo ci cada sulla testa con tutte le sue scie? Cappellino fatto di carta alluminio? Impacchi di aceto di mele e bicarbonato? Cannoni orgonici? Queste sono solo alcune delle soluzioni per potersi difendere ma a ben guardare nessuno durante la manifestazione di Bologna ne ha fatto uso. Forse è sufficiente una pettorina arancione? Aspettiamo con ansia e nel frattempo eviteremo il più possibile di esporci all’aria aperta.

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