La linea dura della Statale di Milano: senza vaccino non puoi chiedere un alloggio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-07-19

L’Ateneo meneghino ha pubblicato i requisiti per partecipare al bando sugli alloggi destinati agli studenti. E compare anche il certificato di avvenuta vaccinazione anti-Covid

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No vaccino, no stanza. Sta facendo discutere il bando pubblicato sul sito ufficiale dell’Università Statale di Milano per accedere alla graduatoria per gli alloggi. Rispetto agli anni precedenti, infatti, è stato aggiunto un punto in linea con la situazione pandemica che stiamo vivendo nel nostro Paese dalla fine di febbraio del 2020. La decisione dell’Ateneo meneghino, infatti, è andata nella direzione delle prudenza: tra i requisiti, infatti, appare la voce “certificazione vaccinale”.

Statale di Milano, il bando per gli alloggi esclude i non vaccinati

Le candidature per poter partecipare all’assegnazione di una delle 615 camere messe a disposizione dall’Università milanese dovranno rispettare i classici requisiti tecnico-economici (dall’iscrizione a un corso di Laurea tenuto dall’Ateneo, alla distanza dal proprio luogo di residenza, fino a questioni retributive e reddituali) e, almeno per quest’anno, occorrerà avere con sé un certificato che dimostri l’avvenuta vaccinazione anti-Covid 19.

Statale di Milano, bando alloggi

“Essere in possesso della certificazione di avvenuta vaccinazione Covid-19”, si legge nel bando pubblicato sul sito ufficiale dell’Università Statale di Milano. Il termine per presentare la domanda è il mese di settembre, ma da questo punto di vista – dato che la campagna vaccinale ancora non si è conclusa – c’è maggiore flessibilità: il termine ultimo per acquisire il certificato di avvenuta immunizzazione è fissato per il 31 dicembre del 2021.

Una presa di posizione forte che arriva anche dopo la rimodulazione degli spazi messi a disposizione dall’Ateneo proprio a causa dell’emergenza sanitaria.

L’Università degli Studi di Milano offre agli studenti fuori sede circa615 posti alloggio presso le residenze e gli appartamenti dell’Ateneo. Considerata l’emergenza epidemiologica da Covid-19, le camere doppie saranno assegnate ad uso singolo sino a nuove disposizioni nazionali

Per limitare al massimo le occasioni di contagio (ma anche per gestire al meglio un’eventuale quarantena di uno studente positivo al Sars-CoV-2 e alle sue varianti), infatti, le “stanze doppie” sono state trasformate in “singole”, riducendo il numero totale degli alloggi disponibili.

(foto: da Google Maps)

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