La guerra (in Afghanistan) è finita: gli americani lasciano Kabul e i talebani festeggiano sparando | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-31

Gli ultimi americani lasciano l’aeroporto di Kabul. I talebani scendono in strada sparando per festeggiare. E gli afghani rimangono soli

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Alla fine gli americani hanno lasciato definitivamente l’aeroporto di Kabul: “i soldati Usa hanno lasciato lo scalo, e il nostro Paese ha conquistato la completa indipendenza”, ha dichiarato il portavoce dei Talebani Mujahid mentre si alzavano spari e urla di esultanza per l’addio delle ultime truppe USA. Si conclude così la guerra più lunga della storia americana, è la prima volta in quasi 20 anni che gli Usa e i loro alleati non hanno truppe sul campo in Afghanistan.

La guerra (in Afghanistan) è finita: non andiamo in pace

“Gli ultimi aerei militari statunitensi hanno lasciato l’Afghanistan con le truppe e il resto del personale diplomatico di base”,  ha annunciato al Pentagono il comandante del comando centrale degli Stati Uniti, il generale Frank McKenzie. Cosa succederà ora nel paese?  Un alto funzionario del Dipartimento di Stato, citato dalla Cnn, ha detto che il Dipartimento di Stato non avrà civili sul territorio una volta che l’esercito americano avrà lasciato l’Afghanistan, ma, ha aggiunto, “ciò non significa che stiamo sospendendo qualsiasi impegno nei confronti dei cittadini americani in Afghanistan, degli afgani a rischio, del popolo afghano”. Ma che ormai nel paese i Talebani non abbiano più nessun tipo di controllo e di limite nell’esercizio del potere lo testimonia anche il giubilo in un video citato dalla Cnn si vedono combattenti talebani in una strada della capitale sparare in aria con armi automatiche: si spara a Kabul per festeggiare il decollo dell’ultimo aereo americano che lascia l’Afghanistan.

“L’ultimo soldato americano ha lasciato l’aeroporto di Kabul questa sera alle 21, ora afgana, e il nostro Paese ha ottenuto la piena indipendenza”, ha scritto su twitter il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid. “I rumori degli spari a Kabul sono colpi di gioia per il ritiro delle truppe Usa, e i cittadini non sono preoccupati”, ha scritto in un altro tweet il portavoce dei Talebani

 

Il generale Frank McKenzie, comandante del Centcom, al Pentagono, ha parlato della “più grande evacuazione” nella storia dell’esercito Usa: in 18 giorni, l’esercito americano ha evacuato 79.000 civili, 6.000 americani e oltre 73.000 tra cittadini di paesi terzi e afgani. “I numeri che ho fornito rappresentano un risultato, ma non rendono giustizia alla determinazione, alla grinta, alla flessibilità e alla professionalità degli uomini e delle donne delle forze armate statunitensi e dei nostri partner di coalizione che sono stati in grado di unire rapidamente gli sforzi ed evacuare tanti in condizioni così difficili”, ha detto McKenzie. Il presidente Usa Joe Biden ha ringraziato le ultime forze statunitensi in servizio in Afghanistan per aver eseguito la “pericolosa” evacuazione dal paese come previsto, senza ulteriori perdite di vite americane, ponendo così fine alla guerra più lunga degli Stati Uniti. “Gli ultimi 17 giorni hanno visto le nostre truppe eseguire il più grande ponte aereo nella storia degli Stati Uniti, evacuando oltre 120.000 persone tra cittadini statunitensi, cittadini dei nostri alleati e alleati afgani degli Stati Uniti. Lo hanno fatto con coraggio, professionalità e determinazione senza pari”. Come andrà per chi rimane? Lo si può capire anche dal fatto che mentre è stata approvata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite una risoluzione che prevede la creazione di una zona di “passaggio sicuro” per coloro che intendono lasciare l’Afghanistan dall’aeroporto internazionale di Kabul dopo il ritiro degli Stati Uniti dal Paese il Consiglio afferma di fare affidamento sui Talebani per garantire un passaggio sicuro agli afghani e ai cittadini stranieri che cercano di lasciare il paese. Allo stesso tempo però non è invece stata accolta la proposta del presidente francese Emmanuel Macron, che aveva chiesto la creazione di “una zona sicura” a Kabul sotto il controllo delle Nazioni Unite per continuare sul posto “le operazioni umanitarie”. Biden ha detto che “I talebani si sono impegnati per un passaggio sicuro e il mondo chiederà conto dei loro impegni”. Ma finora non sembra che ne abbiano rispettati molti.

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