La Corte d’Appello di Venezia boccia le liste di Forza Nuova in Veneto. E potrebbe non finire qui

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-08-24

Il partito neofascista fondato da Roberto Fiore nel 1997 ha tentato di raccogliere firme utilizzando il simbolo di un’associazione politica europea

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Forza Nuova potrebbe essere esclusa dalle prossime elezioni del 25 settembre. Il partito neofascista fondato da Roberto Fiore nel 1997 ha infatti tentato di raccogliere le firme necessarie utilizzando il simbolo di un’associazione politica europea di partiti nazional-rivoluzionari. Un fatto, questo, che per ora ha significato l’esclusione ufficiale del partito solo in Veneto, ma che potrebbe coinvolgere anche il resto d’Italia.

Perché le liste di Forza Nuova non sono state ammesse in Veneto (e in Piemonte)

Per mettere insieme le firme necessarie, dunque, Forza Nuova non ha lavorato in autonomia, ma ha raggiunto l’obiettivo inserendo il simbolo di un partito politico europeo di estrema destra, ovvero Apf (Alliance for Peace and Freedom). Si tratta di una formazione politica che unisce tutti i partiti neofascisti in Europa, ma per i cancellieri della Corte d’Appello questo non vale come “requisito minimo”.

Così Roberto Fiore si era sollevato all’attacco, annunciando che il partito era unito, salvo poi constatare lui stesso la mancanza di firme utili per partecipare alle prossime elezioni politiche (un minimo di 36mila). Luca Leardini, il segretario regionale del partito neofascista, ha già annunciato ricorsi, mentre si attende uguale trattamento da parte di tutte le Corti d’appello d’Italia. Rimane da vedere se l’interpretazione data dalle altre Corti sarà la stessa di quella di Venezia.

Anche la Corte di Appello di Torino ha negato a Forza Nuova la possibilità di correre per un seggio in Parlamento, considerando che l’Apf ha già eletto un suo rappresentante al Parlamento europeo e che l’apparentamento con forze politiche già rappresentate è una condizione che, stando alla legge elettorale, non permette di raccogliere firme. Ma l’europarlamentare in questione non è italiano e questo pone un problema di rappresentanza per il nostro Paese. Non solo: nemmeno la lista europea aveva raccolto abbastanza voti da consentire l’elezione. In ogni caso, oggi gli esponenti di Forza Nuova sono convinti che si possa cambiare direzione e ribadiscono: “Faremo ricorso. Lo stiamo scrivendo in queste ore. Siamo convinti delle nostre ragioni.

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