«La Centuria italiana sui fronti anti-Isis»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-07-30

Il Fatto Quotidiano racconta di decine di membri dei reparti speciali in Iraq (e nell’ex colonia nordafricana) in prima linea. Ma il Parlamento è all’oscuro

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Il Fatto Quotidiano, in un articolo a firma di Enrico Piovesana, dice che decine di membri dei reparti speciali in Iraq (e nell’ex colonia nordafricana) sono oggi in prima linea sui fronti anti-ISIS, mentre il parlamento è all’oscuro di tutto: Inherent Resolve è il nome della missione congiunta a guida Usa che vede l’esercito irakeno supportato dalle Forze armate statunitensi e che si concentra tra l’altro nella regione di Anbar, storica roccaforte dei miliziani dello Stato Islamico. A partecipare anche la “Task Force 44”, composta da “Col Moschin”, incursori di Marina del Comsubin , Gis dei Carabinieri , 185° reggimento dei parà della Folgore e Ranger del 4° Alpini:

Il Fatto Quotidiano apprende da autorevoli fonti militari che in Al-Anbar è in corso ancora oggi un’azione delle forze speciali italiane. Si chiama operazione “Centuria”ed è condotta dalla Task Force 44, inizialmente basata su un’aliquota del 9° Reggimento d’assalto “C ol Moschin”, poi affiancati, o avvicendati, dalle altreunità dipendenti dal Cofs (il Comando interforze per le operazioni delle forze speciali del generale Nicola Zanelli) quindi gli incursori di Marina del Comsubin, quelli del 17° Stormo dell’Aeronautica e i Gis dei Carabinieri, solitamente supportati dai ricognitori del 185° Folgore e dai Ranger del 4° Alpini. La partecipazione del Goi (Gruppo operativo incursori, alias Comsubin) è certa, altre fonti riferiscono la presenza di uomini di tutte le 4 unità del Cofs.
Difficile dire con esattezza quale sia la consistenza numerica della TF-44: certamente non i 200 uomini della TF-45 afghana, ma si dovrebbe essere non di molto sotto ai cento che suggerisce il richiamo alla centuria romana. La base operativa della Task Force 44 è l’aeroporto militare di Taqaddum, tra Ramadi e Fallujah, teatro delle principali offensive anti-Isis degli ultimi mesi. Ed è qui che le forze speciali italiane, insieme a quelle australiane e ai marines, sono state impegnate al fianco dell’8ª Divisione d el l ’esercito iracheno con compiti di pianificazione, coordinamento e appoggio ai combattimenti. Una funzione chele forze regolari della Coalizione svolgono inside the wire, cioè all’interno della base, ma che per le unità speciali comporta anche attività outside the wire, cioè sul campo al fianco dei corpi d’élite iracheni.

centuria italiana
L’intero articolo è disponibile sul quotidiano in edicola.

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