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Kyiv conferma i negoziati al confine con la Bielorussia, Putin ordina l’allerta del sistema difensivo nucleare
neXtQuotidiano 27/02/2022
Le delegazioni dei due Paesi si incontreranno domani al confine tra Ucraina e Bielorussia. Nelle stesse ore però, il Cremlino ha fatto sapere di avere ordinato l’allerta del sistema difensivo nucleare russo.
La quarta giornata di conflitto tra Russia e Ucraina apre ad un possibile dialogo tra le parti. Sarebbero state, infatti, confermate le trattative tra i due stati al confine con la Bielorussia, che si terranno nella giornata di domani. “Abbiamo convenuto che la delegazione ucraina si sarebbe incontrata con la delegazione russa senza precondizioni al confine ucraino-bielorusso, vicino al fiume Pripyat”, ha dichiarato con un messaggio su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Il capo del governo ha poi aggiunto di aver avuto una conversazione telefonica con il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, che “si è assunto la responsabilità di garantire che tutti gli aerei, elicotteri e missili di stanza sul territorio bielorusso rimangano a terra durante il viaggio, i colloqui e il ritorno della delegazione ucraina”.
Kyiv conferma i negoziati al confine con la Bielorussia, Putin ordina l’allerta del sistema difensivo nucleare
“Non c’è niente di male nel parlare e se il risultato è la pace sarà la benvenuta. Ma non ci arrenderemo, non capitoleremo, non cederemo neanche un centimetro del nostro territorio. Non è questo l’obiettivo della nostra lotta”, ha rincarato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba parlando dei negoziati tra le delegazioni di Mosca e Kyiv, che si terranno al confine bielorusso, in conferenza stampa, aggiungendo che “Vladimir Putin non è riuscito a raggiungere nessun obiettivo strategico in tre giorni e mezzo di guerra. Voleva un’operazione lampo ma tutte le forze ucraine hanno resistito e continuano a resistere. Nessuna grande città è in mano dei russi”.
Nel frattempo, il presidente russo, Vladimir Putin, ha ordinato al comando militare di mettere in allerta le forze di deterrenza nucleare dopo “le dichiarazioni aggressive dei paesi Nato”, come riporta la Ria Novosti. Putin ha ordinato di porre le forze di deterrenza dell’esercito russo in “regime speciale di servizio da combattimento”. E tra le forze di deterrenza ci sono anche le armi nucleari. “I Paesi occidentali non stanno solo intraprendendo azioni ostili contro il nostro Paese nella sfera economica, intendo quelle sanzioni di cui tutti sono ben consapevoli, ma anche gli alti funzionari dei principali Paesi della Nato fanno dichiarazioni aggressive contro il nostro Paese”, ha dichiarato il presidente russo.
Dal canto suo Washington ha definito un’escalation “inaccettabile” da parte di Mosca l’allerta del sistema difensivo nucleare, come riporta l’ambasciatrice americana all’Onu.