Khaby Lame è il più seguito su Tik Tok: “Ma non è giusto che io e quelli come me non abbiano la cittadinanza italiana”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-24

Con 142 milioni e 600mila follower Khaby Lame è il più seguito al mondo su Tiktok: in un’intervista celebrativa a Repubblica chiede di avere la cittadinanza italiana

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Intorno alle 13 di giovedì 23 giugno Khaby Lame ha raggiunto 142 milioni e 600mila follower su Tiktok, diventando il più seguito al mondo sulla piattaforma, superando Charlie D’Amelio che deteneva il primato con 142 milioni e 400mila follower. Il 22enne nato a Dakar, capitale del Senegal, ha iniziato a postare i suoi brevi sketch comici durante la pandemia, per gioco, ma la sua popolarità è esplosa in brevissimo tempo al punto da diventare giurato della sezione dedicata ai tiktoker del festival di Cannes. Figlio di immigrati, lavora a Chivasso, vicino Torino, anche se per lavoro viaggia molto tra il capoluogo piemontese e Milano. Grazie al suo successo, ha comprato una casa nuova a Milano per i genitori portandoli via dagli alloggi popolari di Chivasso.

Khaby Lame è il più seguito su Tik Tok: “Ma non è giusto che io e quelli come me non abbiano la cittadinanza italiana”

In un’intervista rilasciata a Repubblica dopo aver raggiunto il primato, ha mostrato tutto il suo entusiasmo per il traguardo raggiunto: “Ieri notte siamo rimasti svegli con il team a seguire il conto alla rovescia su Tok count e abbiamo festeggiato tutti assieme. È un successo di squadra”. Ma anche amarezza per un tema per lui – e per tantissimi in Italia nella sua stessa situazione – molto sensibile: la cittadinanza. Lui, che vive in Italia da 20 anni, alla ministra degli Interni Luciana Lamorgese vorrebbe dire che “non è giusto che una persona che vive e cresce con la cultura italiana per così tanti anni ed è pulito, non abbia ancora oggi il diritto di cittadinanza. E non parlo solo per me”. Quando gli viene fatto notare che la sua popolarità potrebbe agevolare la sua pratica osserva: “Ma qui non ci sono solo io. Il visto e magari la cittadinanza mi renderebbero le cose più facili, ma non sarei contento pensando a tutte quelle altre persone che magari sono anche nate in Italia e non hanno lo stesso diritto”.

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