La piccola Keila che viaggia dal Burundi a Verona in cerca di un cuore nuovo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-19

La bimba di 4 anni è nata con una grave malformazione congenita non operabile nel suo Paese. Ora, grazie alla Flying Angels Foundation e alla onlus Il Castello dei Sorrisi, potrà essere curata in Italia.

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Dal Burundi a Verona con un volo speciale e tanta speranza: quella di poter avere un futuro. Keila è una bimba di 4 anni, originaria del Burundi e nata con una grave malformazione congenita al cuore, inoperabile nel suo Paese d’origine. È per questo che la piccola ha intrapreso, assieme alla sua famiglia, un viaggio molto speciale, per raggiungere l’ospedale di Verona dove potrà essere operata e ricevere un cuore nuovo.

A rendere possibile tutto ciò è stata la Flying Angels Foundation, una onlus con sede a Genova, fondata nel 2012 con l’intento di raccogliere fondi con cui finanziare viaggi aerei salvavita per ammalati in tenera età. Grazie alla rete di solidarietà coordinata dall’associazione – e dalla onlus Il Castello dei Sorrisi che ha segnalato il caso di Keila – sono stati raccolti, nel giro di poche settimane, i 2mila euro necessari per finanziare il volo (andata-ritorno) con la compagnia Ethiopian Airlines da Bujumbura, in Burundi, fino a Milano Malpensa.

La piccola Kelia che viaggia dal Burundi a Verona in cerca di un cuore nuovo

La piccola e la sua famiglia hanno poi raggiunto l’ospedale di Verona, dove la bimba è attualmente ricoverata. Se tutto andrà bene e la bambina risponderà per il meglio alle cure, il volo di ritorno è in programma il 3 marzo. “È stata la prima bimba a viaggiare con noi nel 2022”, spiega la Flying Angels Foundation. “A Verona, Keila non è sola nell’affrontare la sua “battaglia”. È con la sua famiglia, che le sta accanto ogni momento: con la sua mamma, il suo papà e il fratellino, che affrontano insieme a lei paure e preoccupazione”.

La piccola è risultata positiva al Covid e dunque i medici hanno dovuto valutare attentamente come gestire la situazione, poiché l’intervento di cardiochirurgica era urgente. Ora, per fortuna si è negativizzata. “Keila si trova con i medici dell’ospedale di Verona, disponibili e pronti ad accoglierla e curarla per poterla salvare e darle una speranza di vita, superando anche la difficoltà della sua positività al Covid”.

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