L’indagine sulla Juventus per falso in bilancio: nel mirino le plusvalenze “gonfiate”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-27

La Procura di Torino ha fatto sequestrare diversi documenti relativi al bilancio della Juventus, ipotizzando a carico dei vertici societari i reati di falso in bilancio e false fatturazioni

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Dopo la Consob e la Covisoc, i bilanci della Juventus finiscono anche nel mirino della Procura di Torino, che ieri sera ha autorizzato una perquisizione nelle sedi del club ipotizzando i reati di falso in bilancio e false fatturazioni. Attenzionati 42 trasferimenti sospetti di calciatori, in un’indagine che al momento prevede sei indagati: tra questi i vertici societari, come il presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved e dell’ex responsabile dell’area football Fabio Paratici. Ci sono anche il direttore dell’area business Stefano Bertola, il direttore finanziario Stefano Cerrato e il suo predecessore Marco Re, che ha lasciato la Juventus nel luglio del 2020.

Le Plusvalenze della Juventus nel mirino della Procura

A non convincere gli inquirenti sono alcune “plusvalenze gonfiate” sui calciatori ceduti tra il 2019 e il 2021: alcuni sono molto noti, come Pjanic, scambiato con il centrocampista del Barcellona Arthur, ma molti sono ragazzi della Primavera o dell’Under 23 cui sono state attribuite valutazioni milionarie. Le plusvalenze, secondo l’accusa dei pm Mario Bendoni, Ciro Santoriello e dell’aggiunto Marco Gianoglio, che coordinano l’inchiesta denominata “Prisma”, avrebbero portato guadagni sui cartellini per cifre intorno ai 50 milioni di euro all’anno.

“Allo stato, le attività sono volte all’accertamento di ipotesi di reato di false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti”, fa sapere la Procura diretta da Anna Maria Loreto. Quella in cui nuotano gli inquirenti è una materia complessa, vista l’oggettiva difficoltà di attribuire attraverso perizie tecniche un valore assoluto ai singoli giocatori, oggetto invece di diverse valutazioni da parte dei singoli club.

È inoltre ipotizzato a carico della società il profilo di responsabilità amministrativa. A tutela del mercato finanziario, le perquisizioni sono state avviate successivamente alla chiusura delle contrattazioni settimanali di Borsa italiana, dove la Juventus è quotata nell’ambito del Mercato Euronext Milan.

A livello sportivo il club rischia da una multa fino alla penalizzazione di alcuni punti in classifica, a meno che non venga dimostrato che le alterazioni del bilancio – qualora ci siano effettivamente state – siano state perpetrate per permettere alla squadra di iscriversi regolarmente al campionato di Serie A.

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