“Vogliamo ammazzarti perché sei nero”, arrestati due trapper che hanno minacciato e rapinato un operaio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-08-16

I due, conosciuti nell’ambiente con i nomi di Jordan e Traffik, hanno diversi precedenti penali e sono stati tradotti in carcere dopo questa aggressione in cui hanno usato anche coltelli

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Lo hanno prima minacciato, brandendo i loro coltelli a serramanico e aggredendolo per via del colore della sua pelle, poi lo hanno rapinato prima di bucare le gomme della sua bicicletta e gettarla sui binari. È accaduto nella stazione ferroviaria di Carnate, Monza e Brianza, dove un operaio di 41 anni si trovava dopo esser sceso dal treno per fare rientro a casa dopo una giornata di lavoro. I due aggressori erano già noti alle forze dell’ordine: si tratta dei trapper Jordan e Traffik.

Jordan e Traffik, trapper arrestati per rapina e minacce contro un operaio straniero

Tutto è successo domenica pomeriggio nella stazione di Carnate. L’uomo, un 41enne, era sceso dal treno e stava attraversando il sottopassaggio prima di inforcare la sua bicicletta quando è stato avvicinato dai due giovani (di 26 e 25 anni) che hanno iniziato a minacciarlo: “Vogliamo ammazzarti perché sei nero”. L’operaio, intimorito, ha lasciato cadere la sua bici e ha lasciato sul posto lo zaino che aveva con sé e prova ad allontanarsi. Ma i due iniziano a inseguirlo brandendo due coltelli e continuando a insultarlo e minacciarlo con epiteti razzisti.

Il 41enne di origine nigeriana riesce a uscire dal sottopassaggio, sbucando in via Libertà. E lì si accorge che i due aggressori avevano desistito dall’inseguimento. Allora l’operaio è tornato indietro per recuperare quanto lasciato durante la sua corsa, ma una volta arrivato sul posto ha visto i due intenti a sottrarre il contenuto del suo zaino. A nulla è servito il suo appello: quel che era presente nel borso e quella bicicletta erano strumenti ineludibili per il suo lavoro. Nonostante questo appello, i due trapper hanno iniziato nuovamente a minacciarlo. E, non contenti, uno dei due ha squarciato le ruote della bici con il suo coltello a serramanico, prima di gettare sia la bicicletta che lo zaino sui binari.

La vittima, nel frattempo, è riuscita a scattare alcune foto che poi ha consegnato alle forze dell’ordine. E, anche grazie alla sua descrizione, nel giro di poche ore i due sono stati individuati. Anche perché Jordan e Traffik (al secolo il brianzolo Jordan Tinti e il romano Nicola Fagà) sono due trapper molto conosciuti. Non tanto per la loro musica, ma per le loro “imprese criminali”. Il primo, tra l’altro sotto sorveglianza speciale, è stato più volte arrestato per comportamenti e atteggiamenti violenti (dalle canzoni contro la Polizia alle minacce social contro Vittorio Brumotti); il secondo, invece, era già stato condannato per violenze contro l’ex fidanzata. E ora per i due è stato confermato il fermo in carcere con l’accusa di rapina con l’aggravante razziale.

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