Jaber Albakr: il suicidio in cella del terrorista

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-10-13

L’uomo che progettava un attentato all’aeroporto di Berlino è stato trovato impiccato. Aveva dell’esplosivo in casa. Era tornato dalla Siria dopo essere scappato

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Il suicidio di Jaber Albakr, 22 anni, è stato confermato dalla cancelleria e dal ministero della Giustizia della Sassonia, la regione tedesca di Lipsia, dove il sospetto era stato arrestato lunedì grazie a tre suoi connazionali che l’avevano immobilizzato in un appartamento. Le fonti ufficiali, come riferisce l’agenzia Dpa, hanno confermato che Albakr è stato trovato “impiccato” nella sua cella: circostanza che ha subito innescato commenti sconcertati di esponenti politici dato che, come riferisce il sito del settimanale Der Spiegel, il siriano aveva cominciato uno sciopero della fame ed era “tenuto sotto costante osservazione a causa di acuto rischio di suicidio”.

Jaber Albakr: il suicidio in cella del terrorista

Inoltre, riferisce la Dpa, negli interrogatori Albakr aveva accusato di “connivenza” i tre siriani che lo avevano immobilizzato e consegnato alla polizia, ma “resta per il momento non chiaro in che misura tali affermazioni siano state valutate come attendibili” oppure scartate come un tentativo di “autodifesa”. La Procura federale non le ha volute confermare, né è nota la posizione dei tre, ossia se siano solo testimoni o sospettati. I servizi segreti interni hanno reso noto che il giovane profugo, entrato in Germania nel febbraio dell’anno scorso, stava preparando un attentato a uno dei due aeroporti di Berlino ed era in una fase avanzata del suo piano: l’attentato avrebbe potuto essere compiuto a giorni, ha detto il presidente del Vefassungsschutz, i servizi interni, Hans-Georg Massen. Nel suo appartamento di Chemnitz, da cui era sfuggito ad un tentativo di cattura sabato scorso, sono stati rinvenuti 1,5 chili di una miscela altamente esplosiva, il Tatp, la stessa utilizzata negli attentati di Parigi e Bruxelles. Chi gli aveva affittato l’appartamento, un altro siriano, è stato arrestato per complicità. “Come è potuto succedere?”, si è chiesto su Twitter un esponente dei Verdi, Volker Beck.
jaber albakr
Un suo collega, Tobias Lindner, si è chiesto: “come può essere trovato impiccato uno che dovrebbe essere sotto costante osservazione”. Anche l’esperto di sicurezza del partito socialdemocratico (Spd), Joahnnes Kahrs, si è detto “senza parole”. La Sassonia è governata dal partito cristiano-democratico (Cdu) della cancelliera Angela Merkel. Albakr, peraltro aveva potuto ritornare in Siria, a Idlib, nell’autunno scorso passando per la Turchia e poi rientrare in Germania, come hanno rilevato ricerche dell’emittente pubblica Mdr citando familiari del giovane e in sostanza evidenziando un errore delle autorità tedesche che hanno permesso a un profugo di rientrare dopo essere tornato nel paese che lo avrebbe perseguitato. Nell’appartamento di Chemnitz, dove le forze speciali sono entrate sabato mattina pochi minuti dopo la fuga del giovane, sono stati ritrovati circa 1.500 grammi di Tatp, l’esplosivo utilizzato dai jihadisti dell’Isis per creare ordigni artigianali, la stessa sostanza utilizzata per gli attentati di Parigi e Bruxelles. “Si può supporre – ha detto il capo della polizia della Sassonia – che il materiale esplosivo, sotto forma di una cintura esplosiva, fosse praticamente pronto per essere utilizzato”.

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