J-Ax vs i No-Vax: “Vi dico solo di uscire dalla mia vita”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-28

Il cantautore e producer milanese a tutto campo su vaccini, Salmo e Green pass in un’intervista al “Fatto Quotidiano”

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Intervista a tutto campo per Alessandro Aleotti, in arte J-Ax, cantautore ed ex storico leader degli Articolo 31. Che, parlando al “Fatto Quotidiano”, spazia su tutti gli argomenti d’attualità di questo periodo, soffermandosi in particolare sui No-vax, su Salmo e sul significato della parola artista. A domanda precisa dell’intervistatore, “Cosa pensi dei No-Vax?”, J-Ax la tocca pianissimo…

J-Ax contro i No-vax: “Vi dico solo di uscire dalla mi vita”

“Prima di avere il Covid dicevo che con questa gente bisognava parlare per convincerli. Ora ai no-Vax, fossero anche mie fan, dico solo di uscire dalla mia vita. Ho visto il pericolo da vicino con il rischio che mio figlio rimanesse orfano. Non ho più voglia di discutere con i negazionisti e i no-vax che mi scrivono ‘ma quanto ti pagano per aver fatto lo spot istituzionale a favore del vaccino?’ Spot che peraltro abbiamo fatto tutti gratis’.”

Il cantante, che sta presentando in giro per l’Italia il suo ultimo album dal titolo “Surreale”, parla apertamente di “inciviltà pandemica” con un gioco di parole che racconta moltissimo dei tempi in cui viviamo. “In molti si aspettavano una tua reazione al live di Olbia di Salmo con 4mila persone ammassate. Cosa hai pensato?” gli domanda il giornalista. Risposta?

“Non ho scritto né detto nulla perché ho condiviso tutto quello che ha espresso Fedez sul tema concerti e sicurezza in merito ai fatti di Olbia. Nel merito, invece, del litigio tra i due non entro. Salmo lo rispetto tantissimo ed è molto bravo, posso comprendere la sua rabbia perché effettivamente il nostro settore è stato trattato con superficialità sul tema capienze. Lo Stato ha trattato con superficialità l’argomento dei Live. Quando Salmo ha scritto ‘al di fuori del recinto fanno quel che cazzo che gli pare’, aveva ragione. Ma la rabbia spesso guida verso scelte sbagliate ed è esattamente quello che poi è successo con quel live improvvisato. Noi dobbiamo essere d’esempio alla gente e trasmettere un senso di responsabilità.”

“Ma quali artisti. Gli artisti sono Michelangelo e De André. Noi siamo degli ‘entertainers'”

Interessante anche la riflessione di J-Ax sul concetto di artista e del ruolo che ha nella società, sulla scia delle dichiarazioni di Salmo, secondo cui “l’artista deve avere le palle di trasgredire le regole”. Il cantante milanese offre un punto di vista particolare e, per certi versi spiazzante, sul tema:

“Premesso che a me non piace la parola artista. A me non ha mai fregato un cazzo essere definito artista. Chi è l’artista? Sono Michelangelo, Gaber, Iannacci, De André, per citarne alcuni. Noi siamo solo, come dicono in America, ‘entertainers’ ossia intrattenitori. Fatta questa premessa, per me trasgredire le regole si intende prettamente nell’ambito artistico o contro i benpensanti. Diverso invece è quando si infrangono le leggi. E poi cosa vuol dire? Allora se uno è artista può sparare per strada in giro, superare i limiti di velocità, parcheggiare in doppia fila? Dai.”

Un’ultima considerazione sul Green Pass, su cui J-Ax ha un punto di vista più realista del re. “Se può essere la soluzione? Per chi vuole farli subito sì. Ma io voglio avere la coscienza pulita. Non a caso ho annullato il concerto al Forum del 20 giugno. Ho vissuto il Covid, ho avvertito il pericolo… Quindi, per quello che mi riguarda, non torno in tour fino a quando non sarò sicuro che non si ammali più nessuno.”

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