Cosa sappiamo delle condizioni di Ivan Luca Vavassori, l’ex calciatore tra i volontari in difesa dell’Ucraina

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-26

L’ex portiere si è arruolato con la Legione Internazionale in difesa dell’Ucraina e nella giornata di ieri si parlava di un suo coinvolgimento in uno dei tanti attacchi russi

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Nella giornata di ieri erano state diffuse notizie molto preoccupanti sulle sorti di Ivan Luca Vavassori, l’ex calciatore – che ha militato in Serie C – che si è arruolato con la legione internazionale in difesa dell’Ucraina. Poi un messaggio social che prova a rassicurare sul suo stato di salute, ma che non chiarisce in toto la situazione. L’ex portiere di Pro Patria, Legnano e Bra è vivo, ma il suo team sarebbe circondato dall’esercito russo nella città di Mariupol. Il padre, come riporta il quotidiano La Repubblica, ha detto che il figlio è vivo, ma ricoverato in ospedale.

Ivan Luca Vavassori, l’ex calciatore soldato sparito in Ucraina

“Ciao a tutti, il team di Ivan è ancora vivo stanno cercando di tornare indietro. Il problema è che sono circondati da forze russe, così non sanno quando e quanto tempo ci vorrà per tornare indietro. Ci sono 5 persone morte e 4 feriti, ma non conosciamo i loro nomi”. Questo il messaggio pubblicato nella tarda serata di lunedì 25 aprile tra le stories Instagram di Ivan Luca Vavassori. Un profilo social non gestito da lui, ma che viene costantemente aggiornato. E nelle ore precedenti, infatti, era apparso questo messaggio preoccupante:

“Ci dispiace informarvi che la scorsa notte, durante la ritirata di alcuni feriti in un attacco a Mariupol, due convogli sono stati distrutti dall’esercito russo. In uno di questi c’era forse anche Ivan, insieme col 4° Reggimento. Stiamo provando a capire se ci sono sopravvissuti. Vi informeremo attraverso le due pagine Instagram e Facebook che Ivan ci ha lasciato a gestire”.

L’ex calciatore, che ha appeso gli scarpini al chiodo proprio per partire alla volta dell’Ucraina e difendere il Paese, non sarebbe tra i feriti e tra i morti degli ultimi bombardamenti russi a Mariupol. L’apprensione per le sue sorti, però, è grande perché la città di Mariupol continua a essere assediata dalle truppe russe. L’ex portiere di calcio, nato e adottato a Mosca, ha 29 anni e dopo alcune esperienze militari (oltre a quelle nel mondo del pallone) aveva deciso di arruolarsi nella “Legione di difesa internazionale Ucraina”. E lì è stato soprannominato “Comandante Rome”. Da settimane si trova a combattere, con il suo mitra in mano, nella città di Mariupol dove proseguono le offensive russe.

(foto: da TG3)

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