ISIS e il piano del terrore scaricabile da Internet

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-02-03

Secondo un dossier che circola in Rete lo Stato Islamico avrebbe preparato dei progetti dettagliati per bombardare la Capitale. Peccato che alla prova dei fatti il discorso non regga

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Il Corriere della Sera di oggi riporta una notizia preoccupante: l’ISIS sarebbe pronta a conquistare Roma. La fonte della notizia? Un dossier di cento pagine di dubbia provenienza dal titolo “The Islamic State 2015” pubblicato online che conterrebbe (il condizionale è davvero d’obbligo) i piani dell’ISIS per andare alla conquista dell’Europa. Il documento è il seguito di un altro ebook pubblicato nel 2014 dal titolo “The Revived Caliphate” nel quale si racconta la genesi di Daesh e del Califfato Islamico guidato da Abu Bakr al-Baghdadi che, secondo la narrazione del testo, idealmente prosegue l’opera del terrorista giordano legato ad al-Qaida Abu Mus’ab al-Zarqawi.

La copertina dell'Ebook sulla strategia del califfato
La copertina dell’Ebook sulla strategia del califfato

 
ROMA È NEL MIRINO DELL’ISIS (DI NUOVO)
Difficile dire se i due testi siano dei documenti ufficiali dell’ISIS quindi vanno presi per quello che sono: una raccolta di informazioni sull’ISIS e sul modo di vedere l’Occidente e non certo dei trattati di strategia militare che rivelano i piani segreti dei terroristi di Daesh. Ad una prima lettura sembrano più che altro dei vademecum per presentare l’organizzazione con rassegna stampa di articoli occidentali che hanno parlato delle conquiste di Daesh. Oltre a queste informazioni raccolte in giro per l’Internet l’ebook aggiunge qualche notizia per i futuri seguaci di al-Baghdadi: norme di comportamento e insegnamenti tratti da account Twitter di jihadisti (una versione islamica dell’Anarchist Cookbook). A differenza della pubblicazione del 2014 “The Islamic State” si concentra più sui progetti futuri svelando, secondo il Corsera, i piani dell’ISIS per attaccare l’Europa ed in particolare per bombardare Roma.
Il titolo del Corriere annuncia l'imminente sacco di Roma
Il titolo del Corriere annuncia l’imminente sacco di Roma

Il pezzo del Corriere è naturalmente molto più cauto ma non lesina dettagli sui piani dell’ISIS per bombardare Roma dalle coste libiche e tunisine. La fonte si trova a pagina 94 dell’ebook ed è questa mappa grossolana con cerchietti rossi (che si sa sono pericolosissimi di per sé):
La cartina con la strategia  per conquistare l'Europa
La cartina con la strategia per conquistare l’Europa

L’idea di lanciare razzi verso l’Italia come atto di terrorismo non è nuova, Gheddafi l’aveva minacciato diverse volte negli anni Ottanta, che i terroristi dell’ISIS abbiano preso spunto dalle farneticazioni del Colonnello? Ma andando a leggere le cose non sono come sembrano, ci sono altri dettagli che non tornano e che ci possono fare dire che siamo abbastanza al sicuro dagli attacchi missilistici dell’ISIS. Innanzitutto la spiegazione della mappa “dell’attacco” dice di utilizzare dei missili con una gittata di 160-170 km per poter colpire le coste italiane dalla Tunisia o dalla Libia ed eventualmente Roma. Il problemi di una simile strategia sono diversi, andiamo con ordine: è in primo luogo necessario che AQIM (che sarebbe Al Qaida nel Maghreb) si allei con l’ISIS e per combattere “il nemico comune”. In secondo luogo il modello di razzo indicato è quella che dovrebbe essere una versione avanzata dei razzi Qassam usati da Hamas per attaccare Israele dalla Striscia di Gaza. Si tratterebbe dei M-75,una versione “made in Gaza” dei razzi iraniani Fajr-5 che però hanno una gittata molto inferiore a quella indicata “nella strategia d’attacco dell’ISIS”: 75 km al massimo. Le coste italiane sono a quasi 200 km dal punto più vicino e Roma è a 600 km dalle coste tunisine. Insomma per realizzare il piano riportato dal Corriere sarebbe necessario che: l’ISIS prendesse il controllo del mondo arabo, si alleasse con AQIM e trovasse dei razzi con una gittata superiore a quella degli M-75 palestinesi.
 
LA PROFEZIA
Quello mostrato nella cartina non è un piano ma il tentativo dei teorici dell’ISIS (o chiunque stia dietro alla stesura del testo) di contestualizzare una profezia del mondo islamico. I piani di conquista dell’Occidente da parte delle milizie del Califfato inizieranno quando verrà conclusa la conquista della Penisola Arabica (il testo si sbilancia a dire che accadrà entro il 2020). Una volta preso controllo del mondo arabo l’ISIS sotto la guida del Mahdi (una figura che apparirà alla fine dei tempi all’inizio dell’Apocalisse) potrà concentrare i suoi sforzi sulla conquista dell’Europa con una manovra a tenaglia a partire da Istanbul e dalla Spagna e con degli attacchi dal sud.
The Islami State Pag 90
The Islami State Pag 90

Insomma non sono certo i piani per una battaglia che si svolgerà da qui a poco tempo, il testo mescola fantascienza, profezie e dati reali (come ad esempio una possibile invasione della Siria per fermare l’ISIS):

While the Romans from all the West (European Union and America) enter Syria in the Malhama/Armageddon battle, the Islamic State fighters line up to fight them in Syria. Those who cannot reach Syria go on the offensive elsewhere depending on where they are located.

Anche la data scelta, il 2020, ha una forte connotazione simbolica e non necessariamente è un termine temporale reale: si tratta infatti del centenario della caduta del Califfato Ottomano. Come per l’avvento del Mahdi, anche questo è un altro modo per affermare la continuità della narrativa dell’ISIS in seno alla cultura islamica.
 
ROMA E I ROMANI NELL’IMMAGINARIO DELL’ISIS
Roma e i romani sono citati spesso nei due testi dell’ISIS, ma non è detto che quando i soldati del Califfato parlano di Roma si riferiscano alla Città Eterna. Roma è una metafora, che sembra spesso un modo per riferirsi all’Occidente e agli americani, ad esempio:

Gli americani vengono chiamati romani (dall'Ebook The Islami State pag. 9)
Gli americani vengono chiamati romani (dall’Ebook The Islami State pag. 9)

A pagina novanta dello stesso ebook i leader europei vengono chiamati “romani” e Roma serve a indicare l’Europa nella sua totalità:
The Islamic State Pag. 90
The Islamic State Pag. 90

Anche nell’ebook del 2014 si faceva riferimento a Roma che però serviva per indicare la totalità dell’Europa:
Roma per indicare l'Europa (via pag. 93)
Roma per indicare l’Europa (dall’Ebook The Revived Caliphate pag. 93)

Insomma bisogna prestare attenzione quando si legge che l’ISIS ha intenzione di attaccare Roma, soprattutto se si tratta di opuscoli per la propaganda e per fomentare una qualche forma d’odio verso l’occidente. Anche se non è da escludere che la capitale italiana possa essere uno degli obbiettivi di eventuali attacchi (e sulla carta lo sono anche le altre capitali europee) non ha molto senso lanciare un allarme terrorismo perché in un opuscolo in molte parti assemblato con il copia-incolla si fa riferimento a Roma. Roma, l’Europa, gli USA sono luoghi mitologici, visti dagli autori di queste pubblicazioni come la continuazione storica dei luoghi dai quali provenivano i crociati che nel Medio Evo andavano a combattere nel vicino oriente per la conquista del Santo Sepolcro. Gli estremisti della destra europea non sono unici a parlare di “scontro di civiltà” con l’Islam, anche all’ISIS fa comodo continuare ad alimentare la logica di una contrapposizione ontologica che vede contrapposti “noi” e “loro”, “musulmani” e “romani”, fedeli e infedeli.

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