“Io sono morto dentro oggi”, le parole disperate di Mimmo Lucano dopo la sentenza | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-30

Mimmo Lucano si tiene lontano dalla ressa politico, ripete che neanche i mafiosi vengono condannati a 13 anni di reclusione

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Le parole di Mimmo Lucano in queste ore restituiscono un uomo distrutto, la voce davanti ai microfoni è di quelle quasi rotte dal pianto. Forse, lui, non sa neanche cosa sia accaduto e perché sia finito nell’occhio del ciclone. Senza remore di smentite, Lucano è da qualificare come vittima di una stagione politica. E’ stato unico caso in Italia, lo spot a cui Salvini al momento della sua vicepresidenza è stato lungamente ancorato.

“Forse nemmeno a un mafioso…”. Così Mimmo Lucano commenta la condanna a 13 anni e 2 mesi nel processo “Xenia”. “Io non voglio disturbare più nessuno, mi ritiro da tutto – si sfoga Lucano -, non mi importa più, voglio solo evitare dispiaceri ai miei familiari e ai miei amici, se devo morire, non c’è problema. Io sono morto dentro oggi. Non c’è pietà, non c’è giustizia”.

 

“Io sono morto dentro oggi”, le parole disperate di Mimmo Lucano dopo la sentenza

Poi Lucano aggiunge: “Ribaltano completamente la realtà, la distruggono. Quando sono tornato dalle misure cautelari, perché mi avevano sospeso da sindaco e cacciato da Riace, i rifugiati mi aspettavano. Adesso Riace è finita”.

“Valutate voi con la vostra intelligenza se si tratta di un’ingiustizia – conclude – io non ho nemmeno i soldi per pagare l’avvocato, se non fosse stato per i miei avvocati non avrei potuto permettermi nemmeno in viaggi per andare in Cassazione”.

Ora Lucano procederà in secondo grado, e verosimilmente la resa dei conti sarà in Cassazione.

 

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