L'inglese che vuole essere la prima donna a decapitare un ostaggio

di Elsa Stella

Pubblicato il 2014-08-22

Lei è di Lewisham, un sobborgo popolare a sud est della capitale britannica; frequentava la stessa moschea dei due assassini del militare Lee Rigby, aggredito a sangue freddo in strada a Londra e mutilato a colpi d’ascia.

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Una 22enne londinese convertita all’Islam ed emigrata in Siria ha comunicato al mondo via twitter che aspira a diventare la prima donna a uccidere un ostaggio occidentale. Khadijah Dare si è trasferita in Siria due anni fa insieme al marito di origine turca conosciuto in Svezia, Abu Bakr.
jihad
Lei è di Lewisham, un sobborgo popolare a sud est della capitale britannica; frequentava la stessa moschea dei due assassini del militare Lee Rigby, aggredito a sangue freddo in strada a Londra e mutilato a colpi d’ascia. L’imam della moschea, che quando Rigby fu ucciso disse di non aver mai appoggiato in alcun modo attività di terrorismo, avrebbe comunque affermato in almeno una occasione che “la jihad è l’impresa più grande” (lo riferisce l’Evening standard).
moschea
Scrivendo su Twitter con il nome di Muhajirah fi Sham, che significa “immigrata in Siria”, la donna chiede che le siano mandati tutti i link sulla decapitazione del reporter americano James Foley: “L’Inghilterra sarà sconvolta, ah ah. Voglio diventare la prima donna che uccide un terrorista inglese o americano”, proclama. Un mese fa la stessa donna aveva suscitato indignazione postando la foto del figlioletto che brandiva un kalashnikov ed esortando i connazionali britannici a trasferirsi nei paesi in cui “la legge di Allah viene applicata”.
figlio
Ha anche twittato il suo compiacimento, mentre andava al mercato a Manbij, vicino Aleppo, nel contemplare il cadavere di uno “stupratore” linciato e appeso a un albero.

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