L’infermiere di un ospedale di Catania arrestato con l’accusa di aver ucciso due pazienti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-13

Un infermiere dell’Ospedale Cannizzaro di Catania avrebbe somministrato farmaci “con modalità estranee ad esigenze terapeutiche” causando la morte di due pazienti

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Due pazienti ricoverati nel reparto di medicina e chirurgia dell’ospedale Cannizzaro di Catania sarebbero stati uccisi –  secondo le accuse – intenzionalmente da Vincenzo Villani Conti, infermiere 50enne, attraverso la somministrazione di farmaci Diazepam e Midazolam. Per questo motivo la Procura ne ha disposto l’arresto. In seguito alla riesumazione dei cadaveri e alle analisi disposte sui corpi delle due vittime, sono emerse tracce significative dei due farmaci anche a diversi mesi dal decesso. Sostanze che non erano state prescritte perché controindicate rispetto alle patologie di cui soffrivano i pazienti. Per gli inquirenti i farmaci sarebbero stati somministrati “con modalità estranee ad esigenze terapeutiche”. Tra gli accertamenti tecnici eseguiti, una consulenza medico-legale e alcune analisi tossicologiche. Entrambi i decessi sono avvenuti dopo il turno notturno di Villani Conti.

L’infermiere di un ospedale di Catania arrestato con l’accusa di aver ucciso due pazienti

La misura cautelare è stata firmata dal gip lo scorso 5 luglio, è stata eseguita l’11 luglio, ma la notizia si apprende solo oggi. Secondo quanto scrive la Procura, dalle indagini sarebbe emerso che “nei campioni biologici dei due pazienti i dati relativi al Midazolam e al Diazepam sono compatibili con una somministrazione delle sostanze avvenuta pressoché contemporaneamente, determinando un aumento reciproco degli effetti tossici sull’apparato respiratorio. Considerando le condizioni cliniche delle due pazienti, la grave compromissione della loro funzione respiratoria avrebbe dovuto costituire una controindicazione specifica alla somministrazione”. Lunghe e complesse indagini condotte dalla sezione della Squadra Mobile catanese dedicata ai reati contro la persona e in pregiudizio di minori e reati sessuali hanno portato la Procura a chiedere e ottenere dal gip la misura cautelare carceraria nei confronti dell’uomo, che adesso è rinchiuso nella casa circondariale di Catania.

 

(immagine di copertina: Italy Photo Press)

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