Il vertice segreto con Casaleggio e Grillo

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-03-12

Ieri il direttorio a Milano, si parla di novità strutturali in arrivo. L’incontro con De Vito

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Emanuele Buzzi, sovente informatissimo sul Corriere della Sera soprattutto per le notizie che giungono da Milano, oggi sul Corriere della Sera ci racconta di un vertice segreto dei membri del direttorio con Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio svoltosi in mattinata ieri prima di un incontro del solo Casaleggio con Marcello De Vito. Nel vertice si sarebbe parlato delle elezioni amministrative ma anche della possibilità di un allargamento del direttorio:

Ma è proprio la mega-riunione del mattino il momento dirimente della giornata pentastellata. Certo, ci sono le amministrative nel mirino e c’è anche il lancio in contemporanea della seconda fase del tour teatrale di Grillo (tredici date, l’ultima a Milano il 26 maggio, giusto poco prima della fine della campagna elettorale), ma il cuore del vertice è stato segnato da «importanti novità strutturali». Le ipotesi che filtrano vanno in una duplice direzione: da un passo indietro formale di Grillo a un cambiamento (forse un allargamento) dei vertici.
Intanto, tra i Cinque Stelle si ragiona anche in vista delle Comunali. L’obiettivo principe è vincere a Roma e Torino, ma i pentastellati stanno iniziando a fissare qualche altra asticella. L’ambizione è arrivare per la prima volta in doppia cifra ai ballottaggi nei capoluoghi. Dieci città. «Si tratta di un auspicio, sappiamo che correndo da soli, senza alleati, sarebbe un risultato straordinario, difficile da centrare per qualsiasi forza politica», chiariscono nel Movimento. Le città con più chance, oltre alla Capitale e al capoluogo piemontese, sono Napoli, Benevento, Cagliari e in seconda battuta Bologna e Cosenza.

casaleggio associati sede
La seconda parte della giornata è stata invece dedicata a un incontro con De Vito, che i giornali hanno dipinto spesso come arrabbiato e deluso per la vittoria di Virginia Raggi alle comunarie di Roma.

Ieri lo stratega e l’ex consigliere comunale si sono confrontati: l’ipotesi di un ruolo per il secondo classificato alle comunarie — in caso di vittoria M5S — come vicesindaco non è tramontata, ma è sempre più probabile che De Vito possa essere indicato come presidente dell’Aula al Campidoglio.

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