Attualità
DDL Fedeli: gli sms alle mamme sul pericolo Gender
Giovanni Drogo 24/06/2015
I genitori tradizionali mandano sms a più non posso. Oggi è il turno del DDL Fedeli, che non è ancora stato discusso in Senato ma che già mette a rischio la famiglia naturale
È da parecchio tempo che diverse mamme che hanno figli piccoli (ma succede anche alle scuole medie) raccontano dell’insistenza dei fanatici delle Sentinelle in Piedi nel tentare di convincere i genitori ad opporsi alla fantomatica ideologia del Gender. In vista della manifestazione del 20 giugno non hanno circolato solo foto volantini ma anche messaggi con la lista degli orrori che aspettano i nostri figli al ritorno in classe a settembre. Anche se la manifestazione è ormai passata questi messaggi continuano a circolare perché per le Sentinelle la battaglia è appena iniziata.
LE BUFALE SUL DDL FEDELI
Questa nuova ondata di messaggi, a differenza di altri, se la prende in particolare con il Disegno di Legge della Senatrice Valeria Fedeli. Nel testo del messaggio l’autore ci comunica che “per il bene dei tuoi bimbi” ci girerà un estratto del DDL Fedeli (DDL 1680) dicendo che grazie a questa legge “il Governo” inizierà a diffondere l’educazione di genere a partire da settembre.
Giro anche a voi un estratto del ddl Fedeli con cui il governo intende iniziare a diffondere l’educazione di genere dal prossimo settembre. Purtroppo non si tratta di esagerazioni da invasati ma della realtà … Se riuscite diffondete anche voi!
Prima di cestinare ti invito a leggere questo messaggio per il bene dei tuoi bimbi e della tua famiglia. Tengo a precisare che non voglio scandalizzare nessuno ma piuttosto informare su una proposta di legge che, se non ci muoviamo, diventa in brevissimo tempo legge e noi questo non lo possiamo permettere!!!
Avete letto l’estratto del DDL Fedeli? No, perché non è citato nemmeno il titolo, che è questo: Introduzione dell’educazione di genere e della prospettiva di genere nelle attività e nei materiali didattici delle scuole del sistema nazionale di istruzione e nelle università. Il messaggio, che dice che l’educazione di genere verrà insegnata a partire dal prossimo settembre non dice però che al momento il DDL è fermo in Commissione. C’è qualcuno in sala che crede che un DDL possa fare almeno due passaggi in Parlamento ed essere approvato entro settembre? Ovviamente no. Ma sentiamo in cosa consiste questo DDL per l’autore del messaggio:
NO. NON E’ OMOFOBIA.
E’ qualcosa che sta alla base dell’umanità, a prescindere dalla tua religione, a prescindere dalla tua cultura,a prescindere dal tuo orientamento sessuale :
GIU’ LE MANI DAI NOSTRI BAMBINI.
Il nostro stato vuole approvare la teoria del gender (che tradotto dall’inglese vuol dire genere). Sai cos’è? Questa teoria sostiene, senza termini difficili ne ulteriori giri di parole, la non-esistenza di una differenza biologica tra UOMINI E DONNE, che detto così potrebbe sembrare quasi una cosa bella e soprattutto giusta. Purtroppo non è così.
In questi giorni ” i piani alti ” vogliono approvare una legge che prevede l’inizio da SETTEMBRE 2015 dei corsi gender nelle scuole dei nostri bambini.
Sapete cos’è l’unica cosa vera di queste righe? Il fatto che “gender” sia la parola inglese per “genere”. Non esiste la teoria del gender, è un’invenzione delle Sentinelle in Piedi che continuano a confondere i piani del discorso e a mistificare la realtà. Il DDL Fedeli non parla di “teoria del gender” e non vuole nemmeno negare l’esistenza di differenze tra uomo e donna. Per rendersene conto sarebbe sufficiente andare a leggere il testo (sono poche pagine). Ecco i due obbiettivi del Disegno di Legge:
La prima, fissare tra gli obiettivi nazionali dell’insegnamento e delle linee generali dei curricoli scolastici la cultura della parità di genere e il superamento degli stereotipi; la seconda, l’intervento sui libri di testo, riconosciuti in tutte le sedi internazionali, come un’area particolarmente sensibile per le politiche delle pari opportunità.
Insomma si tratta di insegnare il rispetto delle diversità (non di inculcare la voglia di essere diversi) per garantire a tutti pari opportunità. Quindi non si tratta di negare le differenze tra uomo e donna. Può davvero essere una cosa così brutta? Andiamo a leggere il testo, Art. 1 Comma 2:
i piani dell’offerta formativa delle scuole di ogni ordine e grado adottano misure educative volte alla promozione di cambiamenti nei modelli comportamentali al fine di eliminare stereotipi, pregiudizi, costumi, tradizioni e altre pratiche socio-culturali fondati sulla differenziazione delle persone in base al sesso di appartenenza e sopprimere gli ostacoli che limitano di fatto la complementarità tra i sessi nella società.
E ancora, l’Articolo 2 prevede che l’insegnamento sia finalizzato a fornire indicazioni agli alunni (tenendo conto delle loro competenze e del livello di maturazione) riguardo:
i temi dell’uguaglianza, delle pari opportunità, della piena cittadinanza delle persone, delle differenze di genere, dei ruoli non stereotipati, della soluzione non violenta dei conflitti nei rapporti interpersonali, della violenza contro le donne basata sul genere e del diritto all’integrità personale.
Più che insegnare il gender il DDL Fedeli sembra incentrato sull’educazione ad essere parti di una società non sessuofobica (come fa notare l’Ordine degli Psicologi del Lazio). Può essere una cosa così brutta insegnare che tutti abbiamo gli stessi diritti, che la violenza sulle donne è un crimine e che ognuno ha diritto ad essere sé stesso? Stando alle dichiarazioni sul femminicidio fatte dal fondatore del Cammino Neocatecumenale Kiko Arguello durante la manifestazione di sabato, sembrerebbe proprio di sì.
LA BUFALA DEL CORSO GENDER
Il messaggio continua con le cose che già sappiamo, ovvero la solita vecchia bufala dell’OMS che vorrebbe insegnare il Gender. L’OMS non vuole insegnare l’ideologia Gender in primo luogo perché non esiste l’ideologia Gender in secondo luogo perché quello che dice l’OMS è che l’educazione sessuale nelle scuole va introdotta seguendo il modello di sviluppo dei bambini. L’OMS non dice che va insegnata la masturbazione. Basterebbe leggere il documento per rendersene conto.
Cosa prevede un corso gender?
Da 0 a 4 anni:
-masturbazione infantile precoce
Da 4 a 6 anni:
-masturbazione
-il mio corpo appartiene a me
-la consapevolezza dei propri diritti sessuali
Da 6 a 9 anni:
-masturbazione e autostimolazione
-rapporti sessuali
-diversi metodi di contraccettivi
-scelte alternative per evitare la gravidanza
-l’abuso
Da 9 a 12 anni:
-masturbazione-eiaculazione (dimensione del pene-seno-vulva)
-utilizzo dei preservativib b
-piacere, masturbazione, orgasmo
-la prima esperienza sessuale
-amore con il partner dello stesso sesso
-la sessualità come benessere e salute
Da 12 a 15 anni:
-riconoscere i segni della gravidanza;
-leggi per il consenso dei rapporti sessuali
-bambini su misura
Da 15 anni:
-diritto di aborto
-pornografia
Materiale didattico : opuscoli, giochi, video e tanto altro.
Riguardo poi la realtà dei fatti non mi resta che ripetere quanto scritto da Alberto Pellai su Facebook e chiedere
Ora, se ciò che ho scritto ha un senso ed è condivisibile, io invito chi afferma che le linee guida OMS incitano a insegnare la masturbazione ai bambini della materne a dirmi:
– dove legge questa affermazione all’interno del documento
– in quali scuole del mondo questa cosa è stata fatta in ottemperanza alle linee guida
– quali casi concreti conoscete di educatori sessuali che negli ultimi 30 anni hanno insegnato, all’interno della scuola dell’infanzia, la masturbazione ai bambini della materna.
AIUTO IN GERMANIA SI È DIFFUSA L’IDEOLOGIA GENDER
Il messaggio parla poi della Germania (Dio solo sa cosa c’entra la Germania con l’Italia) e anche di due scuole (quali?) dove sarebbero già iniziati corsi. Corsi che riceverebbero molti finanziamenti (il solito Ki vi paka) e fatti da gente che per i soldi farebbe di tutto. Ovviamente questa “gente” sono educatori, psicologi e psicoterapeuti; tutti mostri assetati di sangue. Riguardo all’innocenza dei bambini Freud nei “Tre saggi sulla teoria sessuale” pubblicato nel 1905 parlava già di una fase autoerotica nei bambini.
Tu manderesti TUO FIGLIO in una scuola del genere?
In Germania si è già diffusa questa ideologia. In Italia a Roma e Torino due scuole hanno iniziato questi corsi.
Proteggi chi confida in TE. Non togliamo ai nostri piccoli la loro LIBERTA’ solo perchè questi corsi, CHE RICEVONO MOLTI FINANZIAMENTI, sono mossi da gente che per avere più soldi è disposta a vendersi l’anima.
La loro astuzia sta nel non “informarci”(di questo argomento radio,televisione ecc non ne parlano quasi mai), e soprattutto nell’avere sempre la scusa dell’omofobia per attaccarci.
C’è ben poco da essere omofobi, i bambini a quell’età non hanno alcuna malizia nè verso il sesso opposto nè verso lo stesso sesso,perchè pieni di ingenuità. La stessa ingenuità che li distingue dagli adulti, e che caratterizza la loro infanzia.
Perchè privarli di ciò??
” I potenti ” giocano sporco,e nel silenzio stanno introducendo tutto questo in maniera subdola, non chiedendo il nostro parere.
E’ giunto il momento di far sentire la nostra voce.
Come?
-inizia con il DIFFONDI la notizia a chi ti sta intorno,perchè moltissimi NON sanno nulla;
-il 20 giugno a Roma ci sarà una grande MANIFESTAZIONE per far sentire il nostro parere anche se nessuno ce l’ha chiesto;
– firma la PETIZIONE ONLINE http://www.citizengo.org/it/14837-una-sana-educazione-alla-sessualita?m=5&tcid=13310637]
E il tutto si conclude con l’appello a firmare la petizione online dove, tra le varie richieste al Ministro dell’Istruzione Giannini si leggono cose come:
Che si educhi al rispetto del corpo altrui ed al rispetto dei tempi della propria maturazione sessuale ed affettiva.
Ovvero proprio uno dei punti non solo del documento dell’OMS ma anche del DDL Fedeli. Well done, bigots.