Fatti
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Altare della Patria per celebrare il 25 aprile
neXtQuotidiano 25/04/2021
Si è recato poi anche nel quartiere popolare della Capitale, il Quadraro. E lì ha deposto una corona d’alloro davanti al monumento che ricorda il rastrellamento e la deportazione di molti abitanti.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato all’Altare della Patria per celebrare la festa della Liberazione di oggi 25 aprile dal nazifascismo. Ha deposto una corona al sacello del Milite Ignoto per ricordare i caduti in guerra. Ad accompagnarlo – a differenza dello scorso anno quando andò da solo a causa del covid – i presidenti del Senato e della Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, il premier Mario Draghi, il presidente della Corte costituzionale Giancarlo Coraggio, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini e il capo di stato maggiore della difesa Enzo Vecciarelli.
#25Aprile, il Presidente #Mattarella depone una corona di alloro all’ #AltaredellaPatria pic.twitter.com/28nQS4wnyW
— Quirinale (@Quirinale) April 25, 2021
Ma la cerimonia non è terminata qui. Perché il Capo dello Stato, dopo aver omaggiato l’Altare della Patria, si è infatti recato nel popolare quartiere romano del Quadraro, in piazza dei Tribuni, dove si svolse una delle pagine più tristi e tragiche e poco ricordate della storia della Liberazione. Qui ha deposto una corona di alloro davanti al monumento che ricorda il rastrellamento e la deportazione di molti abitanti del quartiere.
#25Aprile, Roma – quartiere #Quadraro, il Presidente #Mattarella depone una corona di alloro al monumento che ricorda il rastrellamento e la deportazione di molti abitanti del quartiere pic.twitter.com/IfEhhQX7CQ
— Quirinale (@Quirinale) April 25, 2021
La celebrazione si sono svolte nel silenzio, ma il Capo dello Stato Sergio Mattarella aveva pronunciato alcune parole in un messaggio inviato, in occasione del 76° anniversario della Liberazione, alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma: “Rinascita, unità, coesione, riconciliazione nella nuova Costituzione Repubblicana furono i sentimenti che guidarono la ricostruzione nel dopoguerra e che ci guidano oggi verso il superamento della crisi determinata dalla pandemia che, oltre a colpirci con la perdita di tanti affetti, mette a dura prova la vita economica e sociale del Paese”.