“Il padre dà le regole, la madre deve accudire”: l’incredibile idea di famiglia del capogruppo di Fratelli d’Italia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-02-24

Carlo Ciccioli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio regionale delle Marche (che è anche psichiatra) ha spiegato la sua personalissima idea di famiglia ed educazione. Ma allora ritorniamo anche a “Wilma dammi la clava”, o no?

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Carlo Ciccioli, capugruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio regionale delle Marche ha spiegato la sua personalissima idea di famiglia ed educazione secondo un modello che rimanda a un passato lontano e da non rimpiangere. Cosa ha detto l’ex parlamentare di FdI che oltre tutto è medico psichiatra ad Ancona?

“Il padre dà le regole, la madre deve accudire”: l’incredibile idea di famiglia del capogruppo Fdi

“I genitori di una famiglia naturale hanno compiti espliciti: il padre deve dare le regole, la madre accudire. Senza una di queste due figure i bambini rischiano di zoppicare andando avanti nella vita. Queste cose si studiano in psicoanalisi”: queste le parole di Ciccioli che hanno fatto clamore e sono state denunciate, tra gli altri anche dall’ex ministra di Italia Viva Teresa Bellanova che le ha definite una classificazione dei ruoli parentali “sessista e anacronistica”:

Carlo Ciccioli, capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio Regionale delle Marche, già salito agli onori della cronaca per aver definito retrograda la battaglia per l’interruzione di gravidanza, ieri ha dichiarato che in una famiglia “il padre deve dare le regole, la madre accudire”.

Una divisione dei ruoli parentali sessista e anacronistica, che non rispecchia affatto la realtà di migliaia di famiglie italiane. Perchè se è vero che sono ancora tante le criticità da affrontare per assicurare le pari opportunità, in particolare per quel che riguarda il conciliare lavoro e cura dei figli, sono sempre di più le famiglie che, fortunatamente, hanno un’idea ben diversa di sé da quella che gli assegna il consigliere Ciccioli. Che da rappresentante delle istituzioni, piuttosto che sentenziare sui diversi ruoli familiari, dovrebbe lavorare per garantire i più opportuni servizi a sostegno di famiglie e del lavoro di cura a tutti i genitori.

La cosa divertente è che il consigliere non è stato difeso neanche dai suoi compagni di partito. Il consigliere di Fratelli d’Italia Ausili ha spiegato, cercando di minimizzare: “Per noi vale il concetto di allargamento ad una genitorialità in tutte le sue forme come previsto e fissato, ad esempio, dall’articolo 2 lettera K in cui si parla di promozione e sostegno. Il nostro obiettivo in generale sono i diritti del bambino e del minore in genere. Non vorrei che si cadesse nei conflitti ideologici, specie in questo momento in cui non ce n’è assolutamente bisogno. I veri problemi sono i giovani che migrano all’estero, una denatalità in costante crescita, tutti concetti per cui parlano le statistiche”, e secondo il Fatto anche Giorgia Meloni avrebbe malvisto le parole di Ciccioli. L’ex parlamentare si era già reso protagonista di un’altra uscita infelice: “No all’aborto per fermare la sostituzione etnica”, aveva tuonato qualche settimana fa, sempre in Consiglio regionale:

“La legge 194 è una legge di stato e come tale va rispettata, magari rivista, poiché ritengo che vada applicata totalmente e non solo limitatamente alle norme di interruzione della gravidanza. L’accessibilità all’interruzione di gravidanza è sempre stata garantita, però chiarisco e rilancio sul merito politico”. E, a proposito di quel “però” cita l’esempio di una scuola media di Ancona frequentata solo da figli stranieri poiché – ragiona, si fa per dire – “perché in quel quartiere non ci sono più figli di italiani: Un plesso scolastico che non ha più italiani. C’è stata una sostituzione. Per questa ragione – prosegue – occorre approvare subito una ‘194’ in difesa della libertà delle donne di fare figli, che permetta alle giovani coppie di accedere immediatamente al sostegno per la maternità, asili nido e scuole materne gratuite, libri di testo gratuiti dalle elementari alle superiori e gli attuali modesti assegni familiari finalizzati solo alle spese domestiche, implementati significativamente in caso di più figli. Allora sì che non ci sarebbe la sostituzione in quell’edificio scolastico. Anche gli italiani hanno diritto di vivere come popolo e di riprodursi, non dobbiamo essere ridotti come i ‘nativi americani’, tanto citati oggi dal presidente Biden”.

Insomma, a sentire Ciccioli viene da dire: ma allora ritorniamo anche a “Wilma dammi la clava”, o no?

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