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Il modello Lombardia: lo stadio è chiuso, ma i 12mila tifosi di Milan e Inter si assembrano all’esterno | VIDEO
neXtQuotidiano 21/02/2021
Nessuno pò entrare allo stadio, ma i tifosi di Milan e Inter si danno appuntamento proprio fuori San Siro. E per poco non si è arrivati anche alla rissa.
E sarebbe questo il modello Lombardia? Che dicono Attilio Fontana, Letizia Moratti e Guido Bertolaso?
21 febbraio 2021, sfida Milan-Inter. È il derby della Lombardia, che quest’anno ha un sapore speciale. Perché come ormai non succedeva più da anni, i nerazzurri e i rossoneri sono rispettivamente primi e secondi in classifica. Forse è presto da dirsi, ma la gara ha già il sapore di una sfida scudetto. Per i tifosi è una tentazione troppo forte a cui resistere: nelle chat ci si dà appuntamento lì fuori a San Siro. Sì, ok, con la mascherina (neanche tutti, la maggior parte di quelli che si vedono nei video ce l’hanno abbassata sul mento), ma tutti appiccicati, saltando e intonando cori di sostegno per la proprio squadra del cuore. Curva nord e curva sud, entrambe presenti, per un totale stimato di 12mila persone (7mila del Milan e 5mila dell’Inter). Non solo: come se non bastasse le due tifoserie non solo sono assembrate all’esterno, ma rischiano anche di venire alle mani.
Che meraviglia gli #assembramenti di una volta senza interventi delle forze dell’ordine
Ops… ma è il #21febbraio2021 #MilanInter#derbydiMilano #Milano pic.twitter.com/xqyJ5C8MrK
— Nino Cartabellotta (@Cartabellotta) February 21, 2021
Tutto questo poco prima del fischio di inizio della gara, che vedrà la squadra di Antonio Conte trionfare per 3-0 sui cugini guidati da Stefano Pioli. Ma la domanda è un’altra: è mai possibile che in un momento in cui è in arrivo la terza ondata della pandemia 12mila persone (che non possono entrare allo stadio), stiano tutti insieme all’esterno? E soprattutto: la Lombardia, regione che nei mesi ha registrato i numeri più alti e che fino poche ore fa rischiava di tornare arancione, può mai permettersi tutto questo? E non si può neanche dire che l’amministrazione non potesse prevedere quanto successo, perché: 1) era facilmente immaginabile che in una gara così importante per le tifoserie in molti si radunassero all’esterno; 2) era tutto già successo, perché le due squadre della Lombardia non è la prima volta che si incontrano. E anzi: è la terza volta dall’inizio delle stagioni, e questi assembramenti fuori dallo stadio c’erano già stati.
Chissà ora cosa diranno gli amministratori, chissà se questo rientra nel famoso e brillante modello Lombardia decantato da Attilio Fontana. Che due giorni fa festeggiava così per esser rimasti gialli:
La Lombardia resta gialla. Siamo intervenuti con limitazioni localizzate per contenere meglio, tracciare e isolare i piccoli focolai. Azioni mirate a mantenere la Lombardia il più possibile libera da restrizioni serve massima attenzione da parte di tutti. Serve che arrivino i vaccini”.
Ora continuerà a dare la colpa ai Palazzi romani?