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Il messaggio della senatrice a vita Segre nel giorno della Liberazione: “Mai abbassare la guardia”
neXtQuotidiano 25/04/2021
“Ciò che accaduto può sempre tornare a minacciarci, anche se in forme nuove e subdole”
Il messaggio della senatrice a vita Liliana Segre è un insegnamento, una lezione. Lo ha inviato al Comune di Stazzema per la cerimonia del 25 aprile a Sant’Anna, il luogo dell’eccidio nazifascista del 12 agosto del 1944, quando le truppe di Hitler fucilare a sangue freddo 560 civili, fra i quali molte donne e bambini: “Come ci ammoniva Primo Levi non bisogna mai abbassare la guardia: ciò che accaduto può sempre tornare a minacciarci, anche se in forme nuove e subdole. Per questo nei mesi scorsi ho appoggiato la proposta di legge di iniziativa popolare contro ogni forma di propaganda e per il divieto di linguaggi, simboli, manifestazioni del fascismo”. Quella raccolta firme che si è conclusa con successo (per ora sono state superate le 230mila firme a fronte delle 50mila richieste), lanciata dal sindaco di Stazzema Maurizio Verona.
Un evento che si è svolto quasi tutto online, a cui la senatrice a vita non poteva dire di no. Ha continuato Liliana Segre: “Il biennio 1944-1945 copre un arco di tempo dei più tragici della storia dell’umanità, ma include anche la finale vittoria delle forze antifasciste e l’apertura di una stagione nuova per Italia e per il mondo. E la città martire di Sant’Anna, luogo simbolo della tragedia del `900, è anche un luogo cruciale della nostra memoria proprio perché tiene insieme i due estremi: una strage orrenda e una resistenza portò avanti la sua missione fino alla liberazione. Istituzioni come il Parco della pace e il Museo storico della Resistenza hanno appunto la funzione morale non solo di serbare la memoria ma anche di promuovere cittadine e cittadini sempre più consapevoli, aperti e tolleranti”.
A intervenire con un videomessaggio è stato anche il ministro della Salute Roberto Speranza: “Guardare alla Resistenza, alla battaglia e alla liberazione del 25 aprile significa per me avere in testa prima di tutto i valori della nostra Costituzione. Il testo dei nostri padri, di chi combattuto per la libertà e per l’uguaglianza: una battaglia che non dobbiamo mai considerare come acquisita, come definitiva. La Costituzione va difesa ogni giorno, nel suo valore, nella sua forza. Penso per esempio a quanto conti difendere l’articolo 32 della Costituzione dove c’è scritto che va difesa la salute di tutti, senza differenza”.