Attualità

Il Giubileo del Papa nella piazza vuota

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-12-09

Poca gente a San Pietro e tanta paura per l’allerta terrorismo e per il ponte dell’8 dicembre. Si aspetta più gente a Pasqua mentre i controlli non aiutano

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Alla fine ha vinto la paura. Il Giubileo di Papa Francesco si apre in una piazza San Pietro vuota, e alla fine arrivano appena 50mila fedeli per assistere all’apertura della Porta Santa. . Colpa del ponte dell’8 dicembre che, ricorda anche il prefetto Franco Gabrielli, «tradizionalmente svuota la città». Ma soprattutto dell’effetto-Parigi, degli attentati del Venerdì 13 e di quell’allarme diffuso che si sono portati dietro in tutta Europa. Spiega Repubblica:

Sta di fatto che, alla fine, il conteggio ufficiale dice 50mila persone. In realtà, forse anche qualcuna di meno. Eppure per tutto il giorno, tra piazza San Pietro, piazza di Spagna per la cerimonia dell’Immacolata e la Basilica di Santa Maria Maggiore per la messa del pomeriggio, la città, compreso il suo fiume e i suoi cieli, si blinda: 3.300 le forze dell’ordine schierate per un evento classificato al massimo livello di rischio. Nei dintorni del Vaticano e in mezzo ai pellegrini c’è di tutto: non solo polizia e carabinieri ma anche vigili urbani, militari, corpi speciali, agenti dell’antiterrorismo, squadre della Guardia Civil spagnola, cecchini sui tetti e sul colonnato del Bernini, un elicottero che volteggia per tutto il tempo, caccia intercettori usati, dice Gabrielli, «durante il periodo di esposizione del Santo Padre» e un drone che rimanda le immagini alla sala operativa di via San Vitale, dove il questore Nicolò D’Angelo coordina via radio gli uomini sul campo.

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Foto da @Youngforyoung


Le autorità si aspettano il picco di presenze a Pasqua, quando forse Parigi e l’allerta terrorismo saranno parzialmente dimenticate:

Allarmi e insidie, seppur generiche, però restano. Lo si capisce dalle facce di poliziotti e carabinieri che, per tutto il giorno, fino al “Fiat lux” serale, scrutano e controllano i pellegrini. Sotto i metal detector in stile aeroporto passano cappotti, ombrelli, zaini e borse. Dentro, ci sono soprattutto tablet, macchine fotografiche, al massimo gli immancabili bastoni per i selfie, gettonatissimi anche tra i pellegrini. Dopo l’ingresso in piazza ci si posiziona dove c’è posto. La ressa è soprattutto nella prima metà, più vicini possibile al sagrato e ai maxi schermi. E mentre lo sguardo delle forze dell’ordine è rivolto ai pellegrini, gli occhi di tutti sono per Papa Francesco. Lui «nel novero dei possibili obiettivi», come dice Gabrielli, ci entra di diritto, anche se «non ci sono indicazioni specifiche». Piuttosto il timore, al momento, è rivolto soprattutto ai cosiddetti “lupi solitari”. Su di loro, nessuno si sbilancia.

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