Il dramma di Leonardo Spinazzola nella notte magica degli Azzurri

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-07-03

Confermata la diagnosi peggiore: rottura del tendine d’Achille ed Europeo finito per il giocatore più in forma della Nazionale. Come sta e cosa ci si attende dagli esami

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E’ il minuto 77 di Italia-Belgio, Leonardo Spinazzola, anche ieri tra i migliori in campo, sta correndo come sempre lungo l’out sinistro quando di colpo si ferma, ha una smorfia di dolore, si rivolge verso la panchina con un gesto che nel linguaggio internazionale significa solo una cosa: “Cambio! Datemi il cambio, non riesco a continuare”. Spinazzola capisce subito che la sua partita finisce lì. Tutti pensano a uno stiramento, telecronisti Rai compresi, ma le immagini della regia restituiscono sensazioni molto più preoccupanti, con il terzino della Roma e della Nazionale che si copre la faccia con le mani, in bilico tra la sofferenza fisica e quella psicologica. Ma nessuno – forse tranne lui – immagina quello che sarà il verdetto, il peggiore possibile: rottura del tendine d’Achille. 6 mesi di stop, addio Europei, rientro in campo non prima del 2022.

Una botta durissima per Spinazzola, fino a quel momento per distacco l’italiano più in forma della Nazionale azzurra, già due volte premiato come migliore in campo e anche ieri decisivo con un salvataggio sulla linea su Lukaku nel secondo tempo, sul risultato di 2-1.

 

Si tratta di una tegola pesantissima anche per Mancini, che dovrà affrontare l’ultimo rettilineo prima del traguardo senza il suo uomo più in forma. Tutta Italia ieri sera si è stretta attorno a Spinazzola, il cui pianto ha commosso anche chi raramente segue il calcio: un dramma sportivo e umano che travalica l’ambito sportivo per entrare nell’emotività collettiva di un Paese che, partita dopo partita – e pur con qualche pesante scivolone, vedi il balletto sull’inginocchiamento – sta conquistando gli italiani con le prestazioni in campo e la capacità – rarissima per una Nazionale – di essere gruppo, squadra.

Oggi l’attesa per gli esami

L’infortunio, come detto, è grave, decisamente più serio del previsto. Data per certa la rottura del tendine d’Achille, resta da capire l’esatta entità dell’infortunio occorso a Spinazzola. Se sarà confermata la frattura completa del tendine, come sembra emergere dalle prime indiscrezioni, allora sembra improbabile rivederlo in campo prima del 2022. Diverso è il caso di una lesione, che significherebbe comunque Euro 2020 finito (su quello non c’è il minimo dubbio), ma con la speranza per i tifosi della Roma di poterlo riavere in campo già in autunno. Già oggi a Roma si sottoporrà ad esami più approfonditi. Dopo una breve sosta a Coverciano, Spinazzola partirà per la Capitale, dove lo attende per gli accertamenti del caso il professor Andrea Ferretti. Come riporta “La Gazzetta dello Sport”:

“In caso di conferma della diagnosi, il calciatore rientrerà direttamente a disposizione del club. Si teme la rottura totale e non parziale del tendine. Dopo gli esami si deciderà se operarlo e anche che tipo di operazione fare. In base a questo si conosceranno i tempi di recupero.”

 

Il pianto di Spinazzola dopo l’infortunio

Ma il primo a cercare di guardare positivo è stato lo stesso giocatore, che ha affidato le sue emozioni al suo account Instagram

“Purtroppo sappiamo tutti come è andata ma il nostro sogno azzurro continua e con questo grande gruppo nulla è impossibile. Io vi posso solo dire che tornerò presto! Ne sono sicuro!” ha scritto il laterale giallorosso, ex Juve.

Tra i momenti più intensi e commoventi di una serata agrodolce, quello che è avvenuto sul pullman che riportava gli azzurri in albergo dallo stadio, con tutti i compagni di squadra che hanno intonato un coro di sostegno a Spinazzola:

La Nazionale incoraggia Spinazzola con un coro in pullman

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