Il dopo Sallusti non è Porro. A dirigere Il Giornale sarà Augusto Minzolini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-06-10

Lo riporta il sito Dagospia, dopo che qualche giorno fa aveva dato l’accordo con il conduttore di Matrix già fatto.

article-post

Alla fine la telenovela è giunta ai titoli di coda. E a prendere il posto di Alessandro Sallusti, che ha diretto Il Giornale per ben 12 anni, sarà Augusto Minzolini. Già editorialista del quotidiano di Berlusconi, ma (soprattutto) già direttore del Tg1 e parlamentare azzurro. A riportarlo è il sito Dagospia, dopo che solo alcuni giorni fa aveva detto tutt’altro. E cioè che a coprire il posto vacante sarebbe stato Nicola Porro, vicedirettore del Giornale e conduttore di Matrix. Ma si vede che qualcosa lì è andato storto. Anche perché era stato lo stesso Dagospia, che raramente su queste cose sbaglia, a darne notizia. Tant’è che Porro stesso, in un video pubblicato sui suoi social e girato direttamente dal museo MAXXI di Roma, aveva smentito la notizia. O meglio: aveva detto che, anche se in molti gli avevano già inviato messaggi di auguri per il nuovo incarico, ancora non v’era nulla di ufficiale, niente di “firmato” (citiamo testualmente).

Secondo il sito Dagospia sarebbe stata Marina Berlusconi a suggerire il nome di Augusto Minzolini. Anche se, ha voluto chiarire lei: “Continuo a leggere, nonostante le smentite, di un mio ruolo centrale nelle vicende relative al Giornale – scrive in una nota ufficiale -. Ribadisco ancora una volta che non mi sono mai occupata, non mi occupo e non ho alcuna intenzione di occuparmi delle decisioni che riguardano la testata, sulle quali non ho né titolo né competenza”. Prende quindi il via la nuova era del giornale, con i redattori sempre più preoccupati delle prospettive di alcuni tagli in azienda. Non è una novità infatti che lì non se la passino bene, e già la chiusura della redazione romana aveva generato parecchi malumori tra gli assunti. All’epoca c’era Sallusti, ora (ad interim) Livio Caputo, domani Augusto Minzolini. Ora sembra che l’asset dei giornali di centrodestra si sia sistemato.

 

Potrebbe interessarti anche