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Il caso (archiviato in India) dei Marò e il risarcimento da 1,1 milioni di euro alle famiglie dei pescatori uccisi
neXtQuotidiano 16/06/2021
La corte suprema indiana ha chiuso il caso iniziato nel 2012 con l’accusa di omicidio nei confronti di Salvatore Latorre e Massimiliano Girone
Nove anni di attesa, tra tensioni internazionali e accuse prima confermate e poi smentite. Adesso il caso Marò può essere rinchiuso nel cassetto della storia delle relazioni tra Italia e India dopo la decisione della Corte Suprema indiana. Il tutto corredato da un risarcimento da 100 milioni di rupie (circa 1,1 milioni di euro) da versare nei confronti degli eredi dei due pescatori morti a largo di Kerala il 25 febbraio del 2019 e del proprietario del peschereccio colpito.
Marò, dopo nove anni la Corte Suprema indiana archivia le accuse
La notizia arrivata dall’India ha provocato grande entusiasmo nel mondo politico italiano. Ma le famiglie dei due Marò non sono entusiaste di quanto accaduto, visto che la decisione della Corte Suprema indiana smentisce – di fatto – tutte le accuse mosse per anni nei confronti di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Particolarmente critica è stata la moglie di quest’ultimo che, in un post pubblicato sui social, ha dichiarato:
“Ringrazio tutti voi per quanto avete fatto in questi lunghi anni, per l’affetto ed il sostegno che ci avete donato. Grazie di cuore. A chiusura della lunga e dolorosa parentesi indiana mi resta un dubbio. Considerato che sarà la procura di Roma a stabilire se vi sono prove sufficienti a portare a processo Massimiliano. Sarà la magistratura italiana a stabilire se è colpevole oppure innocente. Quel che mi chiedo ora è questo, se mio marito è innocente così come il suo compagno di sventura Girone e saranno entrambi riconosciuti tali come è giusto che sia, cosa ha pagato lo Stato italiano all’India?”.
Adesso, infatti, toccherà alla Procura di Roma esprimersi sul caso dei due Marò. Se i due militari risulteranno innocenti, il tema del risarcimento che lo Stato italiano dovrà pagare alle famiglie dei due pescatori morti (40 milioni di rupie a testa) e al proprietario del peschereccio colpito (i restanti 20 milioni di rupie) tornerà a essere di grande attualità.
(Foto IPP/Imago Kochi)