I tatuaggi con la stampante 3D

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2014-11-06

Un gruppo di ragazzi francesi ha modificato una stampante 3D facendola diventare una macchina per tatuaggi

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Una stampante 3D è per sempre e per tutte le stagioni. Almeno finché le stampanti rimarranno la novità tecnologica del momento. Se ne parla moltissimo, c’è chi ne vorrebbe una in ogni comune per consentire ai cittadini-elettori di stampare i loro progetti e magari pensa che ci si possono stampare anche le turbine degli aerei (per farci cosa poi, non si sa). Naturalmente le stampanti 3D possono fare molte cose, ma molte più cose sono quelle che ci si immagina siano in grado di fare. Questo accade perché quando una tecnologia diventa di “pubblico dominio” le sensazioni di stupore e incredulità hanno la meglio sul cosa possa effettivamente fare e su come possa essere utile agli esseri umani.

La magica stampante 3D che stampa fogli di carta uguali a quelli veri, ma inutilizzabili. (Fonte: https://www.facebook.com/pages/il-Posto/657987304285129?fref=ts)
La magica stampante 3D che stampa fogli di carta uguali a quelli veri, ma inutilizzabili. (Fonte: https://www.facebook.com/pages/il-Posto/657987304285129?fref=ts)

 
HYPE CYCLE
Quando una tecnologia diventa di “pubblico dominio” le sensazioni di stupore e incredulità hanno la meglio sul cosa possa effettivamente fare e su come possa essere utile agli esseri umani. Questo fenomeno è noto come Hype Cycle tecnologico e descrive la nuova modalità di relazione tra nuove tecnologie e la razza umana. Un anno fa Gartner ha pubblicato una ricerca i cui risultati indicano che proprio le stampanti 3D erano al culmine del picco dell’Hype Cycle per le aspettative che hanno generato nel pubblico e per le promesse di innovazione che questa tecnologia sembra portare con sé.
Aspettative e realtà di alcune "promesse tecnologiche" di questi ultimi anni (fonte: http://www.gartner.com/newsroom/id/2575515)
Aspettative e realtà di alcune “promesse tecnologiche” di questi ultimi anni (fonte: http://www.gartner.com/newsroom/id/2575515)

Se guardiamo effettuata l’agosto scorso invece possiamo notare un leggero ma significativo spostamento delle stampanti 3D lungo la curva dell’Hype Cycle. Le stampanti stanno entrando nella fase della “disillusione”, secondo le Stime di Gartner ci vorranno ancora tra i 5 e i 10 anni prima che la tecnologia delle stampanti 3D raggiunga quello che viene definito plateau of productivity.
L'Hype Cycle del 2014 (fonte: http://www.gartner.com/newsroom/id/2819918)
L’Hype Cycle del 2014 (fonte: http://www.gartner.com/newsroom/id/2819918)

Lo spostamento è dovuto in parte anche al fatto che le “grandi promesse” di questa nuova tecnologia non sono ancora state mantenute. Il punto è che però quelle “grandi promesse” non fanno riferimento alla realtà delle stampanti ma ad un mondo immaginario. Invece che concentrarsi sulla costruzione delle turbine dei jet forse sarebbe più utile immaginare l’uso delle stampanti 3D nella realizzazione di oggetti di dimensioni ridotte ma la cui portata è senza dubbio più rivoluzionaria: protesi mediche, di piccoli oggetti fatti su misura o anche di prodotti artistici con un progetto di design alle spalle (insomma non gli orecchini traforati).
 
HACKERARE UNA STAMPANTE 3D
Alla lista degli usi creativi delle stampanti si aggiunge quello trovato dai francesi di Appropriate Audiences. Come racconta  Springwise i tre ragazzi hanno modificato una MakerBot per poterla utilizzare come macchina per tatuaggi. Alla MakerBot è stato quindi aggiunta la classica “pistola” con gli aghi per poter fare penetrare l’inchiostro sotto la pelle. Il funzionamento della nuova macchina, chiamata Tatoue, è relativamente semplice: è sufficiente caricare il proprio disegno sul computer che controlla il braccio meccanico e fare partire Tatoue. Al di là del fatto che la macchina non può tatuare tutte le parti del corpo (a causa della sua conformazione) è un esperimento interessante che consente anche a chi non ha le skills necessarie a disegnare o a tatuare (servono molti anni di pratica per diventare un tatuatore) a “farsi in casa” il proprio tatuaggetto semplice-semplce. Staremo a vedere se Beppe proporrà di metterne una in ogni ambulatorio medico.
 

3D PRINTER X TATTOO MACHINE / EP 03 from appropriate audiences on Vimeo.
 
Si ringrazia l’Ing. Piero Lovato per la collaborazione alla stesura di questo articolo.

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