I soliti tromboni

di Artefatti

Pubblicato il 2014-10-03

La vicenda dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma secondo i soliti tromboni

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Dunque è andata, c’è solo da impacchettare violini, violoncelli, timpani, piatti e tromboni. L’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma è pressoché smantellata. Lo ha annunciato il sindaco Ignazio Marino:

Il Cda oggi ha approvato l’esternalizzazione dell’orchestra e del coro votando una procedura di licenziamento collettiva

Una decisione drammatica, il procedimento coinvolgerà 182 unità di personale su 460, in pratica il coro e l’intera orchestra. Da questa operazione, stando alle stime di Fuortes, si otterranno 3,4 milioni di risparmi.

E’ un licenziamento ingiustificato e discriminatorio, c’è un progetto di smantellamento del Teatro dell’Opera

E’ quanto sostiene il primo trombone Marco Piazzai (Fials Cisal)
Tuttavia dall’interno del PD (proprio il partito del sindaco, quello di sinistra) trapelano indiscrezioni sul fatto che sia un’operazione molto di facciata e poco di sostanza… che insomma, sì, i licenziamenti ci sono, ma tutto rientrerà a breve, e che lo stesso sindaco stia già percorrendo i canali giusti. Nell’entourage di Marino nessuno si sbilancia, ma qualche frase viene catturata dai cronisti:

Oh, guardate che Marino è uno de sinistra… ha a cuore la sorte di ogni singolo lavoratore. Vedrete che incontrerà chi di dovere e darà egli stesso fiato alle rivendicazioni.
Sì, infatti. E saprà toccare le note giuste…
Ignazio è l’uomo giusto al posto giusto, lavora e non si dispera, anche se ora sembra tutto in pezzi. Possiede tutti gli strumenti per comporre di nuovo il tutto.
Lasciatelo lavorare, non forzate gli accenti, qualche pausa e i tempi giusti restituiranno la giusta armonia. Ignazio si sta facendo in quattro…

Chi lo ha detto? Qualcuno lo ha detto. Speriamo solo che non siano i soliti tromboni.

I soliti tromboni
I soliti tromboni

 

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