I portici di Bologna diventano “patrimonio dell’umanità”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-07-28

L’Unesco ha deciso di inserirli all’interno del suo elenco. Così il capoluogo Emiliano diventa il 58esimo sito italiano

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Bologna non è solo Piazza Maggiore, la Torre degli Asinelli e quella Garisenda. Il capoluogo emiliano è fatto di strade e vicoli che si intersecano tra loro, dando vita a un meraviglioso ecosistema fatto di palazzi storici e monumenti. Tutti uniti da un cordone continuo di colonnati che affiancano le strade del centro città. Da Nord a Sud. Da Est a Ovest. Possono essere dipinti o variopinti, ma i turisti i cittadini non possono che essere affascinati dall’atmosfera che si respira sotto i Portici di Bologna. E ora per la città arriva anche un importante riconoscimento simbolico: quei colonnati sono stati inseriti nell’elenco dei patrimoni dell’umanità da parte dell’Unesco.

I portici di Bologna diventano “patrimonio dell’umanità”, lo ha deciso l’Unesco

L’annuncio è arrivato questa mattina, al termine del 44° Comitato del Patrimonio Mondiale, che si è riunito virtualmente a Fuzhou (in Cina) per conferire ai Portici di Bologna lo status di “patrimonio dell’umanità”. Un riconoscimento che oltre a conferire una gratificazione storica e culturale alla città emiliana, permette all’Italia di ottenere il primato di siti riconosciuti – a livello internazionale – come patrimonio mondiale.

I Portici di Bologna, infatti, sono il 58° sito italiano a ottenere questo riconoscimento da parte dell’Unesco. Da oggi, dunque, al fianco della Laguna di Venezia, di Piazza del Duomo a Pisa, delle Colline del Prosecco, dei Trulli di Alberobello e del Colosseo, anche il capoluogo emiliano mette a segno un colpo importante che celebra la sua arte e la sua cultura.

“Ancora una bella giornata per il patrimonio culturale nazionale: con l’iscrizione dei Portici di Bologna nella lista del patrimonio mondiale, dopo quella avvenuta sabato per Padova Urbs Picta e Montecatini grande città termale europea, sono tre i nuovi siti italiani riconosciuti dall’Unesco nel 2021 – ha commentato il Ministro della Cultura, Dario Franceschini -. Si tratta di un risultato straordinario, frutto di una intensa e costante azione di diplomazia culturale e della stretta collaborazione tra Governo, enti locali e associazioni. Una bella notizia alla vigilia del G20 Cultura che l’Italia si appresta ad ospitare per la prima volta”.

(foto: da da Unsplash)

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