Fatti
I Maneskin escludono la Russia dal tour in solidarietà con l’Ucraina
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2022-03-22
La band romana ha annunciato le nuove date dei loro concerti internazionali, spiegando i motivi dell’esclusione della Russia dalle loro tappe
Il 2021 è stato l’anno della consacrazione dei Maneskin. E non solo a livello italiano. Perché la band romana ha raccolto applausi e consensi in tutto il mondo, vincendo premi e riconoscimenti mai ottenuti prima da un gruppo musicale nostrano. Un grande successo che porta a eventi di portata globale, con una serie di concerti in giro per tutto il mondo. Ma non in Russia. Dal profilo Facebook ufficiale della band, infatti, arriva un messaggio di solidarietà nei confronti dell’Ucraina e del suo popolo.
Maneskin escludono la Russia dal loro tour mondiale
Nell’annuncio delle nuove tappe internazionali del loro “Loud Kids”, infatti, i Maneskin hanno annunciato nuove tappe in Nord America e la messa in vendita di ulteriori biglietti per gli altri concerti in giro per il mondo, anche grazie all’aumento delle capienze dei palazzetti (e non solamente in Italia). Un successo planetario che, dunque, li porterà in giro per tutto il globo. Ma non in Russia:
“Non è facile per noi parlare di musica dal vivo mentre la guerra affligge l’Ucraina e provoca la sofferenza di così tante persone innocenti. Siamo devastati per il popolo ucraino e vogliamo dimostrargli la nostra totale solidarietà. A causa delle decisioni prese da chi è al potere, decisioni che affliggono le vite di civili innocenti, non ci esibiremo in Russia. Dobbiamo essere uniti per la pace, ora e per sempre”.
La band guidata da Damiano David fa il nome di Vladimir Putin senza mai nominarlo. C’è, infatti, un esplicito riferimento alle “decisioni prese da chi è al potere”. Ovvero il numero uno del Cremlino che nella notte del 24 febbraio scorso ha deciso di dare il via a quella che ancora chiama “operazione speciale” in Ucraina. Una supercazzola che ha il sapore e gli effetti dell’invasione e della guerra. Con bombardamenti e uccisioni di civili innocenti.
(Foto IPP/Andrea Oldani)