Fatti
I compiti a casa della Grecia
neXtQuotidiano 12/07/2015
Tsipras rimandato ad Atene con una serie di riforme da approvare entro tre giorni: queste le ipotesi sul documento dell’Eurogruppo. Che così potrebbe trovare l’accordo tra falchi e colombe. E spaccare definitivamente Syriza
Rimandata a fare i compiti a casa entro pochi giorni. Mentre l’Eurogruppo sta iniziando, trapelano indiscrezioni sul documento che i leader europei stanno preparando per il voto e per l’approvazione definitiva. La soluzione – si fa per dire – trovata per placare la fame di Grexit dei tedeschi e degli altri paesi (Lettonia, Lituania, Estonia, Finlandia, Slovacchia, Slovenia, Portogallo) sembra quella di far votare in Grecia una serie di riforme che anticipano il piano di Alexis Tsipras entro il 15 o il 21 luglio: fino a quel momento le trattative con l’Europa saranno ferme, mentre non si sa che fine farà la necessità di liquidità delle banche greche.
I COMPITI A CASA DELLA GRECIA
L’Eurogruppo ha elaborato una bozza di accordo “molto esaustiva” sulla Grecia, ha affermato il ministro delle Finanze finlandese Alexander Stubb al termine dei lavori. Include rigorose condizionalita’ a carico di Atene, prima che si proceda all’avvio di un negoziato formale per un piano di aiuti del fondo salva Stati Esm. “Sono stato fatti molti progressi, abbiamo elaborato una bozza di proposte molto ambiziosa per i leader dell’area euro, un documento che si spinge lontano”, ha detto Stubb. In particolare prevede tre serie di passi a carico dei greci: la prima è approvare una serie di misure entro il 15 luglio. La seconda è costituita di una una serie di condizionalità e la terza è su 4 diversi punti da rispettare sulle privatizzazioni. “La questione di fondo è che se per avviare negoziato sull’aiuto dell’Esm tutte queste condizioni vanno approvate sia dal governo che dal parlamento greci. Ora la palla è nel campo dei leader”. Interpellato sul se questa intesa preveda una qualche forma di finanziamento ad interim a favore dei greci per coprire il fabbisogno delle prossime settimane, in particolare i 3,5 miliardi di titoli di Stato in scadenza detenuti dalla Bce, Stubb si è limitato a rispondere: “Un passo alla volta”. “Ora la palla sta nel campo dei leader”, ha concluso Stubb. – “Abbiamo completato la nostra discussione. Abbiamo coperto una grande distanza ma restano un paio di grandi questioni in ballo. Informero’ i leader: ora sta a loro”, è stata invece la breve sintesi della riunione dei ministri delle Finanze di Eurolandia sulla Grecia, da parte del presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem.
LA POSIZIONE DI TSIPRAS
La cosa più importante – ha spiegato Stubb – è che l’intero pacchetto di misure sia approvato sia dal governo sia dal parlamento greco. E in effetti sembra questo il punto cogente della questione: con una serie di misure da approvare il prima possibile Tsipras metterà sotto alto sforzo e stress la sua maggioranza, composta da Syriza con i quindici dissidenti e Greci Indipendenti. La possibilità è che anche gli altri partiti approvino le misure proposte dal governo. Ma questo porterà governo e maggioranza ad una sanguinosa e rapida resa dei conti. E forse è proprio questo che vuole l’Europa. “Abbiamo scritto un documento molto ambizioso per i leader, con condizionalità di vasta portata”, ha detto Stubb. Primo punto, “alcune leggi dovranno essere approvate entro il 15 luglio”. Secondo, sono fissate “condizioni più dure sulle azioni prioritarie come riforma del lavoro, Iva, fisco, e pensioni”, Terzo, vengono fissate “condizioni più dure anche sulle privatizzazioni”. Ed è implicito che “per avere l’ok all’avvio dei negoziati Esm tutte queste condizioni devono essere approvate sia dal Governo che dal Parlamento greco”.