I 588 che hanno scelto i candidati del M5S a Napoli

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-03-10

Ieri il voto sul blog di Beppe Grillo ha sancito i tre candidati per la corsa a sindaco di Napoli del MoVimento 5 Stelle. Molte le polemiche sulle procedure farraginose per la scelta del metodo e per l’espulsione di una serie di attivisti. Che oggi rilanciano

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Ieri il voto sul blog di Beppe Grillo ha sancito i tre candidati per la corsa a sindaco di Napoli del MoVimento 5 Stelle: saranno la “sorpresa” Matteo Brambilla e le due strafavorite della vigilia, ovvero Francesca Menna e Stefania Verusio. Il voto è stato preceduto da molte polemiche sia sulle procedure farraginose per la scelta del metodo che per l’espulsione di una serie di attivisti che avrebbero, secondo l’accusa dello staff di Beppe Grillo, influenzato il metodo di scelta e la successiva votazione.

I 588 che hanno scelto i candidati del M5S a Napoli

Ed è proprio nel gruppo Napoli Libera, segreto e poi diventato pubblico, che oggi si concentrano le maggiori critiche nei confronti del voto. Per l’esiguità dei votanti – solo 588 fra gli iscritti come certificato dal blog di Beppe Grillo su un totale che è impossibile conoscere – ma anche per le procedure del voto e il rischio presunto di irregolarità:

Si vota per scegliere tramite un voto online il candidato a Sindaco e i candidati per il Consiglio Comunale di Napoli per il Movimento 5 Stelle. Io intravedo 2 criticità :
1voto online non certificato da un’ente terzo che garantisca il corretto svolgimento dello stesso per me ha lo stesso valore delle primarie PD;
2 si accettano candidati attivisti della Provincia di Napoli a correre per le selezioni elettorali ma nn si consente agli attivisti della Provincia di poter eleggere il loro candidato al Consiglio Comunale e come Sindaco. Borderline più totale casuale o voluto? Chi vivrà vedrà
Nel mentre sono stati espulsi 36 attivisti che volevano una selezione semplice dal basso con il metodo della partecipazione di tipo orizzontale assembleare dove i candidati sarebbero stati scelti de visu, ma è ovvio questo era un metodo troppo semplice e trasparente ma soprattutto democratico.

Nel gruppo c’è chi linka il video di un attivista che ieri ha segnalato una serie di problemi nel votare, a cui comunque lo staff ha risposto segnalando che i suoi voti sono stati registrati:

EDIT: c’è stato uno scambio di mail tra me e lo “staff”, che mi ha scritto di propria iniziativa dopo aver visionato il video. La parola dello staff è che il voto è stato regolarmente conteggiato. Qui lo scambio: http://on.fb.me/1U3KUqP____Addendum al video pubblicato in precedenza qui: http://on.fb.me/1R7ubm8In questo video spiego passo passo qual è il problema e faccio vedere come si manifesta.Il problema è che da un lato il sistema segnala che ho dato 4 preferenze, dall’altro ho visibilità solo di 3 di queste. Una di quelle che pure ricordo di aver dato appare ancora come da dare, e posso cliccarci su all’infinito, ogni vola ricevendo un’email di conferma del voto dato.Ciò mi rende impossibile avere la conoscenza di se il mio voto sia stato realmente acquisito: posso ipotizzare che il voto dato sia stato correttamente registrato ma per qualche ragione il sistema mi consente di darlo all’infinito (senza altri effetti); oppure posso ipotizzare che in realtà non è stato registrato affatto; addirittura posso ipotizzare che ogni volta venga dato un voto in più alla persona.È chiaramente un problema tecnico, nulla di paragonabile a ciò che abbiamo letto riguardo le primarie del PD, ma è comunque un problema che segnalo e che rende apparente ciò che in realtà alla vista di un non-tecnico non appare: il sistema si regge sulla fiducia, non sulla trasparenza. Ci fidiamo che funzioni, e ci fidiamo che dall’altra parte nessuno manipoli i dati – e sono sicuro che ciò non avvenga. Ma la fiducia, seppur importante in democrazia, deve lasciare quanto più spazio possibile alla trasparenza. A livello tecnico, si può fare: ho più volte proposto l’uso di Helios Voting, che garantisce votazioni anche più sicure di quelle cartacee, a talune condizioni.Per maggiori informazioni: http://on.fb.me/1pb2Za4
Pubblicato da Fabio Alemagna su Mercoledì 9 marzo 2016

Naturalmente quando escono i risultati in molti sono delusi:
588 movimento 5 stelle napoli
E c’è chi ricorre al fantastico umorismo napoletano: «un bel giorno arriva la sentenza fuori tutti …avete trasgredito..siete in mala fede……allora i maccheroni fanno la fame (si era cazz pe me!!!) ma niente succede…..fino a quando arrivano le candidature e ola” esce fuori pacco paccotto e contropaccotto…MA DICO IO MA A CHI VULIT PIGLIA’ PER CULO A ME CHE SO NA ZOCCOLA VECCHIA.???????».

L’attacco dei renziani

Intanto le primarie del M5S a Napoli finiscono nel mirino dei renziani del PD. “Parlano di partecipazione – ha dichiarato Andrea Romano- e poi scopri che dal server di Casaleggio escono ben 588 voti per nominare il candidato grillino al Comune di Napoli. La sensazione è che più che comunarie siano delle taroccarie. Come al solito non si sa quanti voti abbiano preso i candidati, tra l’altro già scelti da Casaleggio e subito ritiratisi in gran numero dalla finta competizione. Il partito-azienda diretto dal Signor Casaleggio propone per tutta Italia lo stesso film scritto a Milano”. “588. Non è uno scherzo: sono 588 gli iscritti ai 5 Stelle che a Napoli, città dei loro leader Fico e Di Maio – ha affermato Stefano Esposito- hanno votato alle comunarie. 588 persone hanno scelto il candidato sindaco con un click da casa. Ma chi ha vinto? Come al solito ancora nessuno lo sa. Nessuno sa chi ha vinto, nessuno sa chi ha perso. Nessuno sa quanti voti sono stati conquistati da ciascun candidato. A parte ovviamente Casaleggio che ha scelto addirittura i candidati: su dieci che avrebbero dovuto essere quelli indicati sui votare successivamente, sette si sono subito ritirati. E’ una storia già scritta, a Napoli come a Roma e ancor prima a Milano: a decidere sarà una persona sola, Casaleggio”. “Comunarie grillini a Napoli? Andrebbero ribattezzate – ha commentato Alessia Rotta- le falsarie o le solitarie. Numeri imbarazzanti, il dieci per cento scarso dei loro iscritti certificati, e potevano votare con un click comodamente da casa. Per di più a Napoli, casa di Fico e Di Maio, e con tre quarti di direttorio campano. Ancora un risultato maiuscolo per il responsabile enti locali Di Maio da aggiungere alla sfilza di successi inanellati. E come al solito buio totale sui risultati. Ma alla fine, guarda caso, uscirà il candidato del guru Casaleggio, come a Roma. Ancora vogliono dare lezioni di democrazia?” “Pare che a Napoli per selezionare il candidato grillino a sindaco abbiano votato 588 iscritti su 5462. Nella città di Fico e Di Maio, il dieci per cento scarso dei loro iscritti certificati, che potevano votare con un click da casa. Come al solito – ha chiosato la vicepresidente dei senatori Pd- Giuseppina Maturani- la confusione sui dati, i candidati rimasti in campo erano quelli già stati scelti da Casaleggio, e alla fine vedrete che sarà lui a scegliere. No, dal M5S non accettiamo lezioni di democrazia. I grillini sono quelli di Quarto, quelli che a Bagheria coprono gli abusi edilizi, quelli che a Ostia flirtano con la malavita, quelli che a Livorno vengono sommersi di rifiuti. Noi siamo un grande partito, che mobilita decine di migliaia di persone, avremo i nostri problemi ma quella dei grillini non è democrazia, ma una farsa”.

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