I 4 italiani arrestati in India per aver scritto “tagliatelle” su due vagoni della metro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-10-04

Si tratta di giovani immortalati dalle telecamere di videosorveglianza installate nella stazione

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Quattro giovani italiani sono stati arrestati dalle forze dell’ordine in India per alcuni graffiti disegnati all’esterno di due vagoni della nuova linea della metropolitana nella stazione di Adresse Park, ad Ahmedabad. Le immagini delle telecamere di video-sicurezza avrebbero immortalato i nostri connazionali (insieme a un altro gruppo di writer) mentre si apprestavano a disegnare alcune scritte sulle carrozze del mezzo pubblico, a poche ore dall’arrivo in loco del Primo Ministro indiano Narendra Modi per inaugurare il tutto dopo la fine dei lavori.

Italiani arrestati in India per un graffito sui vagoni della metropolitana

La notizia arriva direttamente dal principale quotidiano locale, il Times of India, che ha rivelato anche l’identità dei quattro giovani fermati dalla Polizia: Gianluca Cudini (24 anni) di Tortoreto; Baldo Sacha (29 anni) di Monte San Vito; Daniele Starinieri (21 anni) di Spoltore; e Paolo Capecci (27 anni) di Grottammare. Secondo le ricostruzioni, il fermo in arresto è arrivato nella giornata di sabato, a meno di 24 ore dalla comparsa di quei graffiti su alcuni vagoni della metropolitana. Ma cosa avevano scritto i 4 nostri connazionali?

Il dipartimento di Polizia di Mumbai, che ha competenza sulle indagini, ha detto di aver rinvenuto la scritta “Tas” all’esterno di alcuni vagoni della rinnovata metropolitana. La traduzione di quella sigla è “Tagliatelle al sugo”. E i 4 italiani arrestati in India sarebbero stati immortalati dalle telecamere di videosorveglianza installate all’interno della stazione. E ora l’inchiesta non si fermerà qui. Negli ultimi giorni, infatti, molti mezzi pubblici indiani sono stati “scalfiti” dalle scritte dei writer e la Polizia pensa che i nostri connazionali potrebbero essersi resi protagonisti di altre “iniziative” simili in altri luoghi. Inizialmente, vista anche la presenza del Primo Ministro nelle ore successive alla comparsa delle scritte, si era attivato anche il gruppo anti-terrorismo. Poi, però, l’allarme è rientrato e il tutto è stato ridotto al gesto compiuto per “mero divertimento”. Ma i 4 ragazzi rischiano di pagarla cara: “Chiunque deturpa qualsiasi proprietà in pubblico, sarà punito con la reclusione per un periodo che può estendersi a un anno, o con una multa che può arrivare a 50mila rupie (pari a 650 euro). O entrambi”.

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