I 13 morti per il morbillo in Serbia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-04-05

L’ultima vittima è una bambina di due anni di Kragujevac (centro), deceduta ieri sera in un ospedale di Belgrado. Più di quattromila casi dall’ottobre 2017

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In Serbia è salito a 13 il numero dei morti per l’epidemia di morbillo, i cui casi registrati dallo scorso ottobre sono stati finora 4.292. Come hanno riferito i responsabili sanitari, l’ultima vittima è una bambina di due anni di Kragujevac (centro), deceduta ieri sera in un ospedale di Belgrado. Le complicazioni più comuni legate al morbillo sono gravi forme di polmonite e di encefalite.

I 13 morti per il morbillo in Serbia

La grande maggioranza dei malati, oltre il 95%, è risultata non vaccinata, ed è per questo che le autorità rinnovano gli appelli alla popolazione a sottoporsi alle vaccinazioni.

Nel marzo 2018 i casi segnalati erano 3812 a partire dall’ottobre 2017. La maggioranza dei pazienti ha meno di cinque anni o più di 30 anni, il 30% è finito ricoverato in ospedale. Nel gennaio 2018 i CDC americani hanno emesso un alert per i cittadini USA che vogliono andare in Serbia. I casi di morbillo in Europa sono quadruplicati nel 2017. A Catania nel mese di marzo una ragazza di 25 anni è morta per le complicanze del morbillo. Nel rapporto di febbraio 2018 di Epicentro dell’Istituto di Sanità si scrive che oltre l’80% dei casi di morbillo e rosolia è stato segnalato da 4 Regioni (Sicilia, Lazio, Calabria e Liguria). La Regione Sicilia ha riportato l’incidenza più elevata. L’età mediana è stata 25 anni. Il 93% circa dei casi era non vaccinato o aveva ricevuto solo una dose. Il 40% ha sviluppato almeno una complicanza, mentre oltre la metà è stato ricoverato. Sono decedute per morbillo 2 persone, non vaccinate, rispettivamente di 38 e 41 anni, entrambe per insufficienza respiratoria. Nello stesso periodo è stato segnalato un caso di rosolia.

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