I 106 profughi sbarcati a Messina dalla nave militare Beckett

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-07-08

Soccorsi nella notte tra il 4 e il 5 luglio poche ore dopo la partenza da Garabulli. Dal Viminale l’indicazione di Messina

article-post

Sono sbarcati nella notte 106 migranti al porto di Messina. Si trovavano a bordo del pattugliatore militare irlandese Samuel Beckett, che li aveva tratti in salvo il 5 luglio. Si tratta di 93 uomini, 11 minori e 2 donne incinte, prevalentemente di nazionalità sudanese. Tutti, secondo quanto riferito dal Giornale di Sicilia, avrebbero pagato circa 3000 dinari libici ai trafficanti, compresi i bambini. Le operazioni di primo soccorso e assistenza sono state coordinate dalla Prefettura di Messina, garantite dal personale della Capitaneria di porto e dalle altre forze di polizia, nonché dal personale sanitario della Croce Rossa e associazioni di volontari.

I 106 profughi sbarcati a Messina

Le operazioni di primo soccorso sono state coordinate dalla Prefettura di Messina, con la collaborazione di Capitaneria, forze dell’ordine, Croce Rossa e associazioni di volontariato. Da primi riscontri sembra che il primo soccorso sia avvenuto in zona Sar libica nella notte fra il 4 e il 5 luglio, poche ore dopo che il gommone era partito da Garabulli. Il pattugliatore irlandese, dopo aver effettuato il soccorso, ha chiesto a Roma il permesso di sbarcare i migranti, e dal Viminale è arrivata l’indicazione di Messina.

operazione sophia

Il ministero dell’Interno fa sapere che lo sbarco è frutto dell’operazione Sophia. Matteo Salvini dice che porterà la questione al vertice di Innsbruck: “Dopo aver fermato le navi delle Ong, giovedì porterò al tavolo europeo di Innsbruck la richiesta italiana di bloccare l’arrivo nei porti italiani delle navi delle missioni internazionali attualmente presenti nel Mediterraneo. Purtroppo i governi italiani degli ultimi 5 anni avevano sottoscritto accordi (in cambio di cosa?) perché tutte queste navi scaricassero gli immigrati in Italia, col nostro governo la musica è cambiata e cambierà”.

Leggi sull’argomento: Forlì, quelli che sparano agli immigrati con le pistole soft air

Potrebbe interessarti anche