Humanity 1 arriva a Catania, via allo sbarco selettivo: fatti scendere solo 144 migranti su 179

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-11-06

Dopo il controllo degli ispettori a bordo, sono stati fatti scendere solo i fragili, le donne e i bambini, come previsto dal nuovo decreto

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Nel porto di Catania sono sbarcati 144 profughi sui 179 migranti presenti a bordo della nave Humanity 1, appartenente alla ong “Sos Humanity”. Lo ha riportato Sky tg 24. Dopo il controllo degli ispettori a bordo (tre in tutto, tra cui un rappresentante del Ministero della Salute), sono stati fatti scendere solo i fragili, le donne e i bambini, come previsto dal nuovo decreto. Sulla nave sono quindi rimaste 35 persone, costrette a tornare a largo. Le prime a scendere sono state tre donne minorenni con un bambino di sette mesi. Poi, molto lentamente, le hanno seguite i minori che, stando a quanto riportato dalla ong, sarebbero oltre cento.

“Al momento ci sono circa 24 naufraghi ancora a bordo della Humanity 1 al porto di Catania, che le autorità italiane sembra non vogliano lasciar sbarcare: sono tutti uomini adulti, senza problemi medici”, ha chiarito la ong.

Humanity su sbarco selettivo: “Illegale”. Attivisti protestano sul molo, Soumahoro: “Una vergogna”

Nel frattempo, poco distante dalla nave, un gruppetto di circa trenta attivisti ha protestato con uno striscione dalla scritta “portiaperti” rilanciando lo slogan “tutti liberi e tutte libere” per lo sbarco immediato di ogni naufrago a bordo.

Petra Krischok, portavoce di Sos Humanity, aveva detto ai giornalisti sul molo dopo lo sbarco dei primi migranti lasciati scendere: “Non sono io il capitano, non decido io, ma lasciare il porto di Catania se non dovessero sbarcare tutti i migranti che sono a bordo della nave sarebbe illegale, perché sono tutti profughi. I primi a sbarcare – ha confermato – sono stati minorenni e bambini piccoli accompagnati dalle madri. I controlli sono ancora in corso, ma Catania non ci è stato assegnato come porto sicuro”.

Ad opporsi a questo sbarco selettivo è stato anche il deputato dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aboubakar Soumahoro, che si trova attualmente al porto di Catania. L’ex sindacalista ha scritto su Twitter: “In questo momento al porto di Catania è in corso uno sbarco selettivo. Corpi consumati di naufraghi già sfiniti da freddo, stanchezza, traumi e torture sono considerati, per volontà del governo di Giorgia Meloni, degli oggetti. Una vergogna!”.

Non solo Humanity 1: quattro navi delle Ong davanti alla costa della Sicilia. Ma Piantedosi è fermo

In tutto sono quattro le navi delle Ong, di cui tre a largo del mare di Catania davanti alla costa orientale della Sicilia, in attesa di un porto sicuro per fare sbarcare i migranti soccorsi nel mar Mediterraneo. Oltre a Humanity 1, c’è ‘Geo Barents’, con 572 persone soccorse, che ieri era a circa 12 miglia dalla costa etnea. La Ocean Viking, invece, è all’altezza di Acireale, sempre nel catanese e, con 234 migranti a bordo, sembrerebbe ancora in acque internazionali, ferma a poche miglia dal loro limite. Davanti alla costa del messinese, al largo di Taormina, c’è infine la Rise Above, con 90 persone a bordo.

Ma solo le persone che hanno i requisiti possono sbarcare, mentre gli altri devono tornare fuori dalle acque territoriali. Questa è la posizione rimarcata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che, da Milano, ha ribadito che l’Italia si fa “carico di ciò che presenta problemi di ordine assistenziale e umanitario, ma senza derogare al fatto che gli obblighi di presa in carico competono allo Stato di bandiera” e “senza venire meno agli obblighi umanitari su cui non faremo mai marcia indietro”.

 

Foto: fonte Twitter

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