Guido Santiago Visentin, il calciatore di Serie B (nuovamente) accusato di violenza sessuale di gruppo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-11

Il 21enne difensore del Cittadella, in Serie B, Guido Santiago Visentin, è stato rinviato a giudizio insieme ad altri due amici per una presunta violenza sessuale di gruppo commessa a Belluno nell’estate 2020

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Una nuova vicenda giudiziaria coinvolge Guido Santiago Visentin, 21enne calciatore di origini argentine arrivato nel calciomercato di gennaio al Cittadella dal Crotone, in serie B. Anche in questo caso, viene accusato di violenza sessuale di gruppo: il giorno di Ferragosto del 2020 avrebbe abusato di una ragazza insieme ad altri tre ragazzi dopo una festa tra ventenni in montagna, a Belluno, in una villa fuori città. Gli altri due amici sono studenti universitari, calciatori anche loro ma non ai livelli di Visentin, giocando tra l’Eccellenza e la Terza Categoria. Tutti e tre sono stati denunciati dalla presunta vittima, quella sera stessa di un anno e mezzo fa. Fino ad ora la Procura di Belluno ha mantenuto il segreto istruttorio, poi è arrivata la decisione del Gip di rinviare il gruppetto a giudizio. E per Visentin si tratta della seconda volta: anche a Verona è in corso un procedimento contro di lui e altri quattro suoi ex compagni di squadra, tutti accusati di aver abusato di una studentessa nel gennaio del 2020.

Guido Visentin accusato di “violenza sessuale di gruppo”

Tornando alla vicenda di Belluno, la ragazza che sostiene di essere stata abusata è già stata ascoltata nel corso di un incidente probatorio: ha raccontato di essersi allontanata nel corso di una grigliata “per riposare un po’ in camera”, quando è stata raggiunta dai tre presunti aggressori che le hanno fatto delle avances e le hanno impedito di liberarsi. “Mi dicevano stai zitta, bastarda”, ha raccontato. L’avvocato difensore dei tre imputati, Maurizio Paniz, ha commentato: “Quando c’è una denuncia del genere il giudice non può che decidere il vaglio dibattimentale ma questa violenza non sta né in cielo né in terra. Non posso dire di più ma qui emerge che la ragazza era consenziente. Sono certo che i miei ne usciranno bene”.

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