Attualità
La guerra annunciata di Dagospia a Marco Travaglio (a colpi di foto)
di Alessandro D'Amato
Pubblicato il 2020-05-12
D’Agostino da tempo ha mutato orizzonti, come suo costume, annusando l’aria e schierandosi con Salvini. Il Fatto qualche giorno fa ha sfottuto il suo sito. E lui si è vendicato a mezzo photogallery
Marco Travaglio ha fatto arrabbiare Roberto D’Agostino. E il dominus di Dagospia se l’è talmente legata al dito da annunciare ieri la rottura di un’alleanza surrettizia ma solida per dichiarare guerra al direttore del Fatto Quotidiano a colpi di foto “imbarazzanti” da pubblicare.
La guerra annunciata di Dagospia a Marco Travaglio (a colpi di foto)
Andiamo con ordine. Il Fatto Quotidiano pubblica il 9 maggio un pezzo non firmato in cui definisce Dagospia “il sito di Roberto D’Agostino che alterna porno e politica“, raccontando della curiosa corrispondenza d’amorosi sensi tra la risorsa internet e la nuova Repubblica di Maurizio Molinari e già che c’è, ricorda anche che una delle sue fonti privilegiate era Luigi Bisignani (forse anche questo ha dato ai nervi al gestore?), aggiungendo poi che mette online “filmati e foto di pornostar“:
CI SONO AMORI non solo imprevisti, ma impensabili. Però scoppiano. È ilcaso della forte passione di Dagospia , il sito di Roberto D’Agostino che alterna porno e politica, per la compassata penna di Stefano Folli, già spadoliniano, già direttore del Corriere della Sera, oggi archibugio prediletto della Repubblica centrista di Maurizio Molinari per sparare addosso a Giuseppe Conte, usurpatore secondo le élite liberiste del Paese. Così l’altro giorno, Dago ha descritto Folli come uno che tira “una bomba dopo l’altra ”contro Palazzo Chigi. Lo vediamo già, l’ex spadoliniano Folli, moderato per vocazione, imbottirsi di tritolo e farsi paracadutare sulla sede del governo.
Ieri invece, il povero ex repubblicano dell’Edera è diventato “il killer di Molinari”. Un giorno bombarolo, l’altro killer. Per carità, da uomini di mondo avvezzi a raccontare la cucina del potere, capiamo il giochino di Dagospia di lanciare e di agitare Folli contro “lo schiavo di Casalino”, come è definito Conte con massima eleganza. Ma che il sito un tempo rifornito di boatos anche da Cossiga eBisignani oggi elegga Folli quale supremo conducator del governissimo suscita un sorriso. Come se anziché filmati e foto di pornostar, Dago cominciasse a mettere video del Santo Rosario recitato a Pompei. Certi amori però scoppiano, anzi esplodono.
A scoppio un tantinello ritardato (ma si sa, D’Agostino c’ha un’età…) arriva la replica in maiuscolo di Dagospia, con un’interessante minaccetta implicita nella riga finale:
GRAZIE MARCO, HAI RAGIONE QUANDO SCRIVI: ‘’IL SITO DI ROBERTO D’AGOSTINO CHE ALTERNA PORNO E POLITICA…FILMATI E FOTO DI PORNOSTAR…” – SÌ, IL LUCIFERO DI YOUPORN CI HA INFETTATO MORALMENTE. TRA VALENTINA NAPPI E ROCCO SIFFREDI, OFFRIAMO PRATICHE DEGENERATE, ZINNE DEBOSCIATE, GLUTEI SCORREGGIONI E PARTOUZE DI TUTTI I GENDER. SIAMO ZOZZI E PUTRESCENTI 4.0! ORSU’, PENTIAMOCI! – E PRINCIPIAMO L’ESPIAZIONE SEGUENDO LA SCIA EDIFICANTE DELLA VITA DEL PIO MAESTRO DI VIRTU’: CONTE, FAMIGLIA E KARAOKE…
Le foto di Travaglio sul sito di Dagostino
Segue photogallery e videogallery di Marco Travaglio in versione topolone con video talmente esclusivo da essere su Youtube del direttore del Fatto che balla al concerto di Renato Zero. Ma non solo. Perché nel gruppo di foto ci sono scatti in cui Travaglio si esibisce con il karaoke, anche queste condite con una buona dose di sarcasmo:
E per noi, meschini pornomani, che annaspiamo nelle grevi paludi degli ardori della carne, le immagini del direttore del “Fattoquotidiano” svettano come bussola etica. E le pubblichiamo solo per cercare ispirazione e conforto alla nostra masturbatoria perdizione. Anche quando Marcolino dà libero sfogo alla sua voce, vestito da muezzin ma con vezzose orecchie da Topolino, e chiama alla preghiera torme di fanciulle che pendono dalle sue labbra, lo fa sempre con la levità di un sacerdote pre-cristiano. Orsù, cantiamo! La redenzione ci è cara, anzi karaoke…
Insieme, si pubblicano anche gli scatti di Novella 2000 in cui Travaglio è a cena con Giorgia Solari, ricordando maliziosamente che “non è la moglie…”.
Insomma, a prima vista sembra un avvertimento di Dagospia al direttore del Fatto. Ma scavando meglio si ha l’impressione che sia molto di più. Due amici che rompono e diventano nemici poi cominciano a darsele di santa ragione. E visto che D’Agostino da tempo ha mutato orizzonti, come suo costume, annusando l’aria e schierandosi con Salvini, probabilmente questo è solo l’inizio.