La truffa dell’Sms sul Green Pass clonato

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-16

Alcuni cittadini hanno ricevuto e stano ricevendo un messaggio sul proprio telefono. Al suo interno un link malevolo per procedere alla sottrazione dei dati personali

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La pandemia da Covid-19 ha rifocillato le menti dei truffatori telematici che, negli ultimi due anni, si sono inventati tantissime strategie per dare vita a fenomeni di phishing e truffa, sfruttando la buona fede dei cittadini e l’impreparazione a temi di sicurezza informatica. L’ultimo riguarda un sms che sembra (ma solo all’apparenza) avere come mittente il Ministero della Salute e fa riferimento al Green pass clonato. Chiunque si trovi di fronte a questo messaggio sul proprio telefono, deve cestinarlo e – soprattutto – non deve cliccare all’interno del link presente al suo interno o inserire i dati richiesti.

Green Pass clonato, la truffa dell’Sms “intestato” al Ministero della Salute

Dopo numerose segnalazioni, la Polizia di Stato ha informato i cittadini su quel che sta circolando negli ultimi giorni. Le forze dell’ordine hanno esplicitamente parlato di tentativo di phishing attraverso questo sms sul green pass clonato. All’interno vengono inserite le (false) istruzioni per evitare il blocco del proprio certificato verde con un link (che attualmente non risulta dare riscontri, nonostante il dominio – come spiega Giornalettismo – sia stato acquistato). Ma le modalità sono sempre le stesse.

Attraverso un sistema randomizzato (utilizzato anche per altri tentativi di fronde, spesso per clonare carte di credito e ottenere i codici OTP per procedere con le operazioni di truffa), si invia un sms palesandosi come un ente o un istituto (in questo caso il Dicastero della Salute) per cercare di assumere credibilità agli occhi del cittadino. Trovandosi davanti al “Ministero della Salute”, l’utente abbassa la propria guardia e tende a fidarsi di quanto scritto. Ma questa è una lettura superficiale. Occorre sempre informarsi sulla veridicità dei link contenuti all’interno dei messaggi (anche via mail) che si ricevono per evitare di finire su portali che chiedono l’inserimento di dati personali che rischiano di essere rubati.

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