Spari a Copenhagen: Lars Vilks, vignettista nel mirino

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-02-14

C’è una vittima. Trenta colpi esplosi durante un convegno sulla libertà di parola. Tre agenti sono feriti. L’ambasciatore francese twitta: «Sono ancora vivo».

article-post

Trenta colpi sparati e finiti sulla vetrina, un morto e almeno tre agenti feriti, un attentatore in fuga. Questo il bilancio provvisorio di un attentato durante un dibattito sull’Islam e la libertà di parola a Copenhagen in Danimarca. Al dibattito erano presenti il vignettista Lars Vilks, uno degli autori delle cosiddette vignette blasfeme su Maometto pubblicate a settembre del 2005 dal Jilland-Posten, e l’ambasciatore di Francia. Secondo la polizia danese, la vittima è un civile 40enne danese, mentre viene confermato che i feriti sono tre agenti. Testimoni hanno raccontato di aver visto un uomo con il volto mascherato correre nei pressi del luogo in cui è avvenuta la sparatoria. L’attentatore sarebbe fuggito a bordo di una Volkswagen Polo. La polizia ha ritrovato l’automobile a Borgervænget. Era in corso un dibattito su come conciliare la libertà di espressione ed il rispetto della religioni, dopo la strage di Parigi del 7 gennaio scorso al settimanale satirico Charlie Hebdo, dove vennero massacrati da due qaedisti francesi, 12 persone, tra cui il direttore e 3 vignettisti. Secondo qunanto ha detto Zimeray alla France presse, l’aggressore «ha sparato da fuori e aveva l’intenzione di fare come a Charlie Hebdo, soltanto che non è riuscito a entrare a entrare. D’istinto direi che ci sono stati almeno 50 colpi di arma da fuoco, e la polizia qui sta dicendo 200 – ha proseguito – i proiettili sono entrati attraverso gli ingressi e ci siamo tutti gettati a terra. Siamo riusciti a lasciare la stanza e ora siamo chiusi dentro perchè è ancora pericoloso. Gli aggressori non sono stati presi e potrebbero ancora essere in zona». Il premier danese Helle Thorning-Schmidt ha definito un atto di terrorismo la sparatoria. «La Danimarca è stata colpita oggi da un’azione di cinica violenza – ha detto in un comunicato il premier – tutto porta a credere che la sparatoria sia stata un attentato politico e che si tratti di un atto di terrorismo».
spari copenhagen
La polizia ha diffuso una foto del presunto attentatore. La polizia chiede via social network di chiamare il numero di emergenza 114 nel caso che qualcuno riconosca la persona nella foto. “Chi è quest’uomo?” si legge nell’account Twitter delle forze dell’ordine che hanno ritrovato nelle vicinanze del luogo dell’attacco l’automobile con la quale l’assalitore era scappato. I testimoni lo descrivono come un uomo alto circa 185 centimetri, 25-30 anni, con un fisico atletico. All’inizio si era parlato di due attentatori.


copenhagen @cphshooting lars vilks
 
Nella notte sono arrivati spari contro la sinagoga Krystalgaldedi Copenaghen, dove era in corso una festa privata. Una persona è stata ferita gravemente alla testa, due poliziotti hanno riportato ferite più lievi a un braccio e a una gamba.Anche l’attentatore della sinagoga— non è chiaro se si tratti della stessa persona dell’attacco al centro culturale — è riuscito a scappare. La polizia hachiesto ai cittadini di restare incasa ed evitare il centro di Copenaghen,la stazione di Nørreportè evacuata. Come a Parigi,prima l’attacco contro la libertà di espressione, poi l’attentato antisemita.
SPARI A COPENHAGEN: LARS VILKS, VIGNETTISTA NEL MIRINO
L’incontro, dal titolo “Arte, blasfemia e la libertà di espressione” si teneva nel centro culturale Krudttonden nel nord di Copenaghen. Secondo il quotidiano Berlingske uno spettatore è rimasto gravemente ferito. L’anno scorso una donna della Pennsylvania ha preso dieci anni di prigione per aver tentato di organizzare un attentato a Vilks. Nel 2010 due fratelli hanno tentato di bruciare la sua casa nel sud della Svezia e adesso sono in carcere per incendio doloso. La polizia ha confermato che c’è una vittima, che sarebbe un civile. Lars Vilks, il caricaturista svedese preso di mira oggi a Copenaghen, fece parlare di sé nel 2007, quando pubblicò sul giornale danese Jyllands-Posten una vignetta di Maometto nel corpo di un cane. L’immagine fece il giro del mondo suscitando polemiche e proteste nel mondo islamico. Già nel 2005 lo stesso giornale aveva mandato in stampa dodici vignette, una delle quali raffigurava Maometto con una bomba al posto del turbante. Prima scoppiarono le proteste in diverse parti del mondo e il boicottaggio dei prodotti danesi, poi qualcuno cercò di eliminare fisicamente uno dei vignettisti.

Lars Vilks, uno degli autori delle cosiddette “vignette blasfeme” su Maometto pubblicate a settembre del 2005 dal Jylland-Posten, era stato minacciato di morte più volte ed è scampato ad un tentativo di esecuzione, e l’ambasciatore di Francia, Francois Zimeray. Entrambi sono illesi. Il canale danese TV2 ha precisato che a sparare sarebbero state 2 persone – ora ricercate – mentre alla conferenza parlava l’ambasciatore di Francia in Danimarca. Sarebbero fuggiti su una Volkswagen Polo. Secondo il ministero degli Esteri francese, i tre feriti – poliziotti che erano stati dispiegati a protezione della sede dell’evento – sarebbero in gravi condizioni. Lo stesso Quai d’Orsay ha precisato che gli spari sono cominciati in coincidenza con l’inizio del seminario e che l’ambasciatore, che stava presentando gli ospiti, si è rifugiato sotto un tavolo.


lars vilks vignettista
Era in corso un dibattito su come conciliare la libertà di espressione ed il rispetto della religioni, dopo la strage di Parigi del 7 gennaio scorso al settimanale satirico Charlie Hebdo, dove vennero massacrati da due qaedisti francesi di origini marocchine, 12 persone, tra cui il direttore e 3 vignettisti. L’ambasciatore Zimeray ha twittato di essere ancora vivo dopo la sparatoria:

Il ministro degli Interni francese Bernard Cazeneuve si recherà al più presto a Copenaghen, si legge in una nota dell’Eliseo, nella quale si riferisce che il presidente francese Francois Hollande ha espresso la solidarietà della Francia al premier danese Helle Thorning-Schmidt. Il ministro degli Esteri Laurent Fabius ha condannato “l’attacco terroristico”. Lars Vilks è noto per la pubblicazione sulla rivista Nerikes Allehanda e su altri quotidiani e periodici di alcune sue vignette in cui Maometto veniva rappresentato come un cane randagio. Nel 2009 venne sventato un complotto per ucciderlo del quale sono stati accusati tre cittadini americani: Colleen LaRose (conosciuta come “Jihad Jane”), Mohammad Hassas Khalid e Jamie Paulin Ramirez. L’anno successivo vennero arrestate in Irlanda altre sette persone, accusate anche loro di voler assassinare il disegnatore. E il 10 settembre del 2011 tre uomini vennero fermati con il sospetto di preparare un attacco a Goteborg, di cui l’obiettivo era proprio Vilks. Che era stato inserito nella lista dei ‘target’ da colpire perchè avevano “insultato l’Islam”, insieme al vignettista francese Stephane “Charb” Charbonnier, ucciso insieme ad altre 11 persone nell’attacco alla rivista “Charlie Hebdo” del 7 gennaio scorso, ed ai disegnatori del giornale danese “Jyllands-Posten” – Kurt Westergaard, Carsten Juste e Flemming Rose – autori anche loro di contestate vignette di Maometto. lars vilks

Potrebbe interessarti anche