Fatti

La brutta fine del leghista che mette i baffetti di Hitler a Draghi

neXtQuotidiano 12/01/2022

La Lega ha annunciato provvedimenti disciplinari nei confronti del consigliere comunale Giuseppe Degradi

article-post

Non si fermano gli accostamenti del governo Draghi al passato regime nazista. Questa volta però il paragone viene dal leghista Giuseppe Degradi, consigliere comunale a Ronco Briantino, comune della Brianza.

La brutta fine del leghista che mette i baffetti di Hitler a Draghi

Il leghista ha pubblicato su Facebook una foto del presidente del Consiglio, Mario Draghi, con i baffi da Hitler e una descrizione: “Cambiano i modi, i tempi e le facce, ma i risultati sono molto simili: discriminazioni, apartheid, dittatura, divieti e follia ovunque”. Un accostamento tra Draghi e Hitler, riferito alle norme adottate dall’attuale governo per fronteggiare la pandemia, che sarebbero, secondo il leghista, paragonabili alla dittatura nazista.

Immagine non nuova ai No-vax, che era stata pubblicata e poi rimossa da Degradi anche su Instagram, dove aveva riscosso dei consensi da parte di altri due colleghi. Tante le polemiche scatenate dal gesto di Degradi, tanto che la Lega, dopo essersi dissociata dal gesto del collega, ha annunciato provvedimenti disciplinari nei suoi confronti, come riporta il Corriere della Sera. Lo statuto prevede infatti in questo caso la sospensione o l’espulsione. Chissà quale sarà la decisione del partito che dovrebbe arrivare a breve.

La Lega ha preso le distanze dal gesto di Degradi con un comunicato di Andrea Villa, coordinatore provinciale della Lega per Monza e Brianza: “Le parole hanno un peso e vanno sempre misurate. Quelle utilizzate da Giuseppe Degradi, capogruppo in consiglio comunale a Ronco Briantino, non rappresentano in nessun modo la Lega ma sono solo una sua presa di posizione personale. Ognuno può esprimere liberamente il proprio pensiero ma senza uscire dal perimetro del buonsenso e senza mettere in difficoltà il Movimento nel quale militiamo: saranno chiesti provvedimenti disciplinari”.

Potrebbe interessarti anche