Giovanna Botteri in collegamento con il tricolore sulle spalle, tutto l’orgoglio per lo sport azzurro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-07

Botteri nel corso del collegamento ha espresso tutte le emozioni che ogni gara ha scatenato nel cuore dei tifosi azzurri. Il collegamento con la pandemia e tutto quello che ha significato, sono un tratto incancellabile della felicità di oggi

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La leggendaria estate dello sport italiano ha trascinato tutti nei più disparati festeggiamenti, al punto che la corrispondente Rai Giovanna Botteri ieri nel corso del Tg3 si è collegata dalla Cina con una bandiera tricolore sulle spalle. “Questa Italia che, improvvisamente, con il cuore, con tutto quello che ha di buono, incredibile, straordinario, alla fine ce la fa e riesce è un messaggio straordinario, che tutto il mondo ha ripreso – ha detto la Botteri, in collegamento dalla Cina – È un Italia che davvero esce nel suo modo più vero, più bello, più forte, pulito e straordinario. Sono anni che non si vedeva e non usciva un’immagine così straordinaria e vincente per l’Italia”.

Giovanna Botteri in collegamento con il tricolore sulle spalle, tutto l’orgoglio per lo sport azzurro. L’estate dell’orgoglio

Il primo gradino del podio strappato, ancora una volta, all’Inghilterra nella 4×100 è stato l’ennesimo trionfale momento di una spedizione azzurra che ha portato solo grandi soddisfazioni all’Italia. Dopo l’imbarazzo iniziale per gli ori che non arrivavano, l’Italia non si è più fermata: trascinata dai risultati eccezionali dell’atletica. ” È bellissima soprattutto l’immagine degli atleti Italiani che vincono. L’Italia che ha vinto, è un’Italia che rimanda un’immagine di lavoro, di lacrime, di sofferenza, di fatica. Manda l’immagine che tutto quello che si è conquistato è stato fatto con una grandissima volontà, una grandissima determinazione e tanto sacrificio. Tutti raccontano di anni e anni di lacrime ingoiate, di sconfitte, di rinunce – continua la giornalista durante Notti Magiche, in collegamento con il tg3 – In questo momento in cui l’Italia si affaccia in un periodo difficile, la pandemia non è finita, bisogna ricostruire il Paese, questo è un grande messaggio che arriva: possiamo farcela, abbiamo tutto per farcela, nonostante tutte le lacrime e i sacrifici. Perché l’Italia che vince non è quella degli splendidi e dei meravigliosi, è l’Italia dei figli delle badanti, di quello che si ammala di covid e di quella che continua nel garage a fare le prove. L’Italia quella vera, che magari si vede di meno ma nelle occasioni che contano”.

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