Il caso della giornalista di Domani allontanata dalla Camera per un “vestito inappropriato”

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-05-20

Lisa di Giuseppe, giornalista del quotidiano Domani, è stata allontanata dalla Camera mentre seguiva l’informativa di Mario Draghi perché il vestito che indossava non le copriva le spalle

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Un’assistente parlamentare ha giudicato “inappropriato” il vestito che indossava, così nella giornata di ieri una giornalista del quotidiano Domani, Lisa Di Giuseppe, è stata allontanata dalla Camera, impedendole di seguire i lavori dell’Aula. Il problema, come testimoniato dalla stessa reporter, era che non avesse “le spalle sufficientemente coperte”.

Il caso della giornalista di Domani allontanata dalla Camera per un “vestito inappropriato”

“Sono salita in tribuna – ha spiegato in un articolo riepilogativo di cosa le fosse capitato – per assistere al dibattito sull’informativa di Draghi. La tribuna è suddivisa in spazi che permettono agli spettatori di osservare l’aula dall’alto. Una ventina di posti, si accede attraverso un ingresso presidiato da un commesso. Mi ero appena seduta in mezzo ad altri colleghi quando si è avvicinata una funzionaria di Montecitorio che mi ha chiesto di coprirmi: non era il caso che sedessi lì ‘sbracciata’, ha detto. Frequento il parlamento da qualche anno e non ho mai ricevuto alcuna osservazione su come mi vesto. Non avendo con me alcuna giacca o foulard per coprire le spalle, me ne sono dovuta andare, sfilando tra i colleghi e scortata dalla funzionaria”.

Le scuse della vicepresidente della Camera Spadoni

La vicepresidente dell’Aula di Montecitorio Maria Edera Spadoni, esponente del M5S, si è scusata per quanto accaduto: “La Camera è un luogo dove l’abbigliamento deve essere adeguato. Spesso parlando anche con le colleghe faccio presente questa cosa. Ma, a parte la giacca, non esiste nel regolamento della Camera un dress code per i giornalisti. Esiste un dress code per chi viene a vedere le assemblee, ma ieri è stato commesso un errore”. Nelle due sedi del Parlamento gli uomini sono obbligati a indossare la giacca (al Senato anche la cravatta, ndr), ma non c’è nessuna prescrizione per le donne. Sono i commessi presenti all’entrata a valutare di volta in volta la congruità dell’abbigliamento di chi vuole accedere.

 

(immagine di copertina: Italy Photo Press)

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