Fatti
Giorgia Meloni «mette a disposizione» la sua candidatura per Roma
neXtQuotidiano 13/03/2016
Bertolaso aveva appena finito di dire che la Meloni era una convinta sostenitrice della sua candidatura. Giorgia ha detto che è disponibile a candidarsi lei a Roma. Il centrodestra è uno spettacolo nello spettacolo della politica italiana
«Giorgia Meloni è stata una convinta sostenitrice della mia candidatura. Ha subito attacchi per avermi accompagnato in questa vicenda», ha detto il candidato sindaco di Roma Guido Bertolaso in una conferenza stampa sull’esito delle gazebarie. E infatti subito dopo la chiusura delle gazebarie Giorgia Meloni ha «messo a disposizione» la sua candidatura per Roma chiedendo un incontro congiunto a Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. La dichiarazione della Meloni alla stampa è in politichese stretto, ma il finale non lascia spazio a troppe interpretazioni:
Chiedo un incontro risolutivo a Berlusconi e Salvini nella giornata di domani. Metto a disposizione anche la mia candidatura come gesto di amore e responsabilità. Mi aspetto amore e responsabilità anche dagli altri. Guido Bertolaso può essere un buon candidato e un buon sindaco se riesce a unire le forze di centrodestra. Se riesce a farlo e a vincere le perplessità che ancora diverse persone hanno, Fratelli d’Italia sarà con lui come lealmente ha fatto dall’inizio. Se si presta a strumentalizzazioni che forse sono utili a tutelare un partito ma che sicuramente danneggiano i romani, allora saremo costretti a fare scelte diverse.
Abbiamo contribuito al risultato dei gazebo invitando i romani a votare con spirito unitario. Anche il nostro impegno è stato sfruttato per delegittimare me e il movimento che rappresento. Una follia. Poteva essere una festa per il centrodestra ed è servito come palchetto per decretare il funerale della coalizione. Potrei aggregarmi alla fiera della irresponsabilità collettiva, e assumere subito decisioni unilaterali, ma mi preoccupa il risultato finale per i romani più che mostrare i muscoli ai colleghi.
La Meloni chiede quindi un altro vertice al centrodestra dopo quello che aveva incoronato Bertolaso da cui Salvini si era successivamente sfilato. Oggi la Lega ha ribadito di non avere intenzione di appoggiare Bertolaso: “A Roma, come in qualsiasi altra città, una persona che pensa che gli zingari vadano aiutati e che invece di sgomberare i campi rom vuole risolvere il problema togliendo i cassonetti dalle strade non può essere sostenuto dalla Lega e da Noi con Salvini. Se invece Giorgia Meloni decidesse di candidarsi noi la sosterremo”, ha detto Salvini. Silvio Berlusconi aveva oggi lanciato un avviso e promesso che “d’ora in poi diro’ sempre la verita’, verita’ che mi sono sempre tenuto un po’ dentro, ultimamente”. E allora a chi chiede al leader FI cosa faranno gli alleati Salvini e Meloni dopo questa nuova, forte, attestazione di sostegno a Guido Bertolaso, ecco un secco “io non porto avanti speranze, agisco. Vedano loro cosa fare”. “Noi – puntualizza per circoscrivere l’ambito di un dissidio ancora non risolto nella coalizione – non ci rivolgiamo agli elettori del centrodestra ma a tutti i cittadini romani. Qui – chiarisce – non c’entra l’appartenenza, se rottura c’e’ e’ tra chi fa e chi fa politica per professione”. Poi, sempre nel corso della diretta di TgCom24 dal gazebo, si chiude con l’affondo frontale: “D’ora in poi a chi mi viene a dire di essere meglio di Bertolaso gli rido in faccia e gli dico che mi vengono i brividi al pensiero che uno che non avrei mai assunto in una mia azienda, anzi, che non poterebbe neanche amministrare un’edicola, pensi di poter amministrare una realta’ come Roma da sindaco”.