Quando il presidente dell’Anpi chiamava gli ucraini “nazisti”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-17

Gianfranco Pagliarulo intervenne sulla crisi in Ucraina tra il 2014 e il 2015, prendendo le difese della Russia e del suo presidente.

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Le posizioni filorusse di Gianfranco Pagliarulo stanno scatenando numerose polemiche da parte di chi – ora – chiede a gran voce le dimissioni del presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi). Dopo essersi espresso contro la presenza delle bandiere della Nato durante la manifestazione del 25 aprile, infatti, Pagliarulo, proprio durante la conferenza stampa di presentazione delle iniziative per il 25 aprile, ha dichiarato che anche in Ucraina ci sono vuoti democratici.

“Zelensky ha sciolto una decina di partiti di opposizione recentemente”, ha affermato Pagliarulo. “Ci sono state tante violenze in passato a cominciare dalla terribile guerra del Donbass, cominciata dopo Maidan e dopo l’indipendenza della Crimea. Andiamo oltre i buoni e cattivi e vediamo come stanno davvero le cose. Ho visto video, la cui veridicità pare essere confermata, in cui soldati ucraini sparano alle gambe di soldati russi. Anche lì c’è bisogno di chiarimenti. Bisogna stare attenti a verificare le fonti di tutte le informazioni. Anche Zelensky fa la sua propaganda”.

Quando il presidente dell’Anpi chiamava gli ucraini “nazisti”

Ma non solo le frasi dette durante la conferenza. In una serie di post su Facebook, pubblicati – i più vecchi – circa sei anni fa, Pagliarulo ha espresso chiaramente la sua posizione a favore della Russia, chiamando “nazisti” gli ucraini, incolpandoli dell’abbattimento del volo MH17, e squalificando Maidan come “colpo di stato”.

Pagliarulo all’epoca si scagliò anche contro i giornalisti di Repubblica, (in riferimento ad un articolo scritto da Andrea Tarquini che criticava Putin per non aver preso parte alle celebrazioni di Auschwitz nel 2016) mettendo in dubbio la loro professionalità. “Non è giornalismo; è propaganda di guerra”, scriveva Pagliarulo, aggiungendo: “Insomma c’è il cattivo Putin (come sempre gli americani hanno diabolicamente dipinto il leader di un Paese prima di aggredirlo), e poi ci sono i buoni, fra cui la Nato. Ma chi si vuole prendere per i fondelli? Questa spazzatura non è giornalismo. E’ solo propaganda di guerra. Una propaganda che sembra scritta sotto dettatura della Cia”.

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