Il leghista Centinaio mette alla berlina sui social la storia raccontata da un migrante agli studenti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-25

L’ex Ministro si vanta di aver “fatto altro” durante l’ora di religione. E si vede

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“Fare altro” durante l’ora di religione quando frequentava la scuola e vantarsene sui social dando vita alla classica gogna mediatica contro un migrante. Protagonista della vicenda è il leghista Gian Marco Centinaio, già Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali nel governo Conte-1 e attuale sottosegretario allo stesso Dicastero (ora guidato dal pentastellato Stefano Patuanelli). Così, con candida “innocenza”, sbeffeggia l’iniziativa di un prete (professore di religione) che ha fatto raccontare, in video-conferenza, a un giovane migrante la propria odissea per cercare un futuro migliore in Europa.

Gian Marco Centinaio e la storia del migrante durante l’ora di religione

Un post di poche parole, condito dalle emoticon: così, il leghista Centinaio ha dato vita alla classica gogna mediatica sui social. Come dimostrano i commenti alla foto e al messaggio pubblicato sul suo profilo Facebook.

“Durante l’ora di religione facevo altro”, condito da tre emoticon pensierose e da due faccine che fanno “spallucce”. Insomma, un vantarsi di non aver mai seguito le lezioni di quella materia. E si vede. Anche perché, forse seguendo anche poche ore, avrebbe conosciuto il principio cristiano-cattolico dell’accoglienza, della carità. O, magari, avrebbe potuto ascoltare la parabola del Buon Samaritano.

E le critiche sono arrivate anche dal deputato di Forza Italia Alessandro Cattaneo, pavese come Gian Marco Centinaio: “Secondo me questo post non rende onore alla tua sensibilità che conosco. Dire ‘Durante l’ora di religione facevo altro’ mi pare eccessivo e fuori luogo. Se come politici assegniamo un valore educativo e non solo alle radici cristiane poi non mi permetto di usufruirne con un servizio ‘al carrello’. Conosco Don Marco Labate e tanti altri parroci e io li ringrazio per quello che fanno ogni giorno. Punto. Senza di loro la nostra città sarebbe più fragile. Sono certo che di fondo la pensi allo stesso modo”.

La storia di Abdul

“Abdul è un ragazzo ghanese che, a 17 anni, ha intrapreso il viaggio dal Ghana alla Libia per giungere a Lampedusa – spiega l’istituto cattolico “Maddalena di Canossa di Pavia su Facebook -. Ha raccontato ai ragazzi il viaggio, i sogni e la speranza di un ragazzo che scappa dalla povertà”. A organizzare l’incontro a distanza con i ragazzi è stato il professore di religione, don Marco Labate che, al momento, non ha voluto commentare l’uscita fuori luogo dell’attuale sottosegretario all’Agricoltura del governo Draghi.

(foto: IPP/MIPA)

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