La gaffe al TG1 sui “genitori della sorella di Matteo Renzi” | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-05-10

Ma i genitori della sorella di Renzi non sono anche i genitori di Renzi? E così l’errore del TG1 diventa virale: ma è andata proprio così?

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“La Procura di Firenze ha chiesto il rinvio giudizio dei genitori della sorella di Renzi“: un giornalista del Tg1 incespica sulla notizia e il video fa il giro dei social

La gaffe al TG1 sui “genitori della sorella di Matteo Renzi” | VIDEO

Ecco il video del TG1, in cui qualcuno ha voluto vedere con un po’ di malizia il dolo:

Ma appare altrettanto evidente che lo speaker ha solo incespicato sulle parentele, d’altronde così evidenti che l’errore è stato notato subito. Anche perché c’è anche un’altra versione della storia. C’è chi dice che ascoltando bene si può sentire come il giornalista in realtà abbia detto correttamente”dei genitori e della sorella di Matteo Renzi”.

 

La notizia ovviamente era un’altra: la procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio dei genitori di Matteo Renzi, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, nelle vesti di amministratore di fatto e di legale rappresentante della società di famiglia Eventi 6. Per gli stessi reati è stato chiesto il rinvio anche della giudizio della sorella dell’ex presidente del Consiglio, Matilde Renzi, legale rappresentante della srl Eventi 6 nell’anno 2018. L’udienza preliminare davanti al giudice si terrà il 20 maggio. Ai tre congiunti Renzi la procura contesta, in concorso tra di loro l’articolo 2 del decreto legislativo n. 74/2000 che punisce chi “al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, avvalendosi di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indica in una delle dichiarazioni relative a dette imposte elementi passivi fittizi”. E’ contestato anche l’articolo 4 dello stesso decreto legislativo n. 74/2000 sui reati tributari che punisce chi “al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto indica in una delle dichiarazioni annuali relative a dette imposte elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo od elementi passivi inesistenti”. Secondo la procura, come si legge nella richiesta di rinvio a giudizio, “al fine di evadere le imposte su redditi e sul valore aggiunto”, avvalendosi di una serie di “fatture per operazioni oggettivamente in parte inesistenti”, indicavano nella dichiarazione relativa alla srl Eventi 6 per il periodo di imposta del 2017 “elementi passivi fittizi” per gli importi corrispondenti alle fatture contestate.

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