Fatti
Alessandro Gassmann che chiama la polizia per una festa nel suo condominio
Giorgio Saracino 11/04/2021
“Fatto il mio dovere. Fiero”, ha scritto l’attore romano su Twitter
Alessandro Gassmann, attore e – ora – attivissimo sui social. Tanto che vanta più di 295mila follower. Persone a cui ieri ha dato una lezione: se vedete che qualcuno sta violando le norme anti contagio, chiamate le forze dell’ordine e denunciate quanto sta avvenendo. Così ha fatto lui, e ha affidato alla piattaforma i suoi pensieri, quando ieri pomeriggio ha sentito che un vicino di casa stava festeggiando nel suo appartamento con “decine di persone”. Ha scritto su twitter, ricevendo una sfilza di reazioni positive:
… sai quelle cose di condominio quando senti in casa del tuo vicino ,inequivocabilmente il frastuono di un party con decine di ragazzi?… hai due possibilità: chiamare la polizia e rovinarti i rapporti con il vicino, ignorare e sopportare, scendere e suonare…
… sai quelle cose di condominio quando senti in casa del tuo vicino ,inequivocabilmente il frastuono di un party con decine di ragazzi?… hai due possibilità: chiamare la polizia e rovinarti i rapporti con il vicino, ignorare e sopportare, scendere e suonare…
— Alessandro Gassmann ? (@GassmanGassmann) April 10, 2021
E poi, nel primo commento, facendo capire di aver preso la decisione di chiamare il 112: “Fatto il mio dovere. Fiero”. I vicini non gli vorranno più bene come prima, questo è certo. E – ahinoi – tra i tanti commenti dei fan che hanno sostenuto e applaudito l’attore c’è stato anche chi invece l’ha tacciato di essere una spia. Come a dire: di cosa ti vanti? Hai solo messo i bastoni fra le ruote a qualche ragazzo. Ma il concetto e il motivo per cui l’ha fatto sono chiari: dare il buon esempio, e qualcuno su twitter glielo fa notare. Scrive un utente: “Purtroppo in Italia chi denuncia viene spesso etichettato con termini poco onorevoli: delatore, spia, infame… E così chi commette il reato finisce per passare per la vittima. È per questo che andiamo sempre peggio. Bravo per aver fatto il tuo dovere e per averlo detto”.