Il fuorionda di Lucia Annunziata e Antonio Di Bella che definiscono gli ucraini “Camerieri, badanti e amanti” | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-25

Nel corso dello speciale Tg3 sulla guerra, Lucia Annunziata commenta le parole solidarietà di Enrico Letta per la comunità ucraina in Italia: “Camerieri, badanti…”, dice la giornalista. “E amanti”, le fa eco Antonio Di Bella

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“Camerieri, badanti…”. Lucia Annunziata credeva probabilmente di avere l’audio del microfono staccato mentre Enrico Letta – parlando della comunità ucraina in Italia – interveniva nel corso dello speciale pomeridiano del Tg3 sulla guerra. “Qui in Italia in questo momento va alla comunità ucraina, fatta di centinaia di migliaia di persone integrate nel nostro Paese che sono tutte in una condizione terribile per il legame con i loro cari che lì stanno rischiando la morte”, ha dichiarato al microfono il segretario dem.

Il fuorionda di Lucia Annunziata e Antonio Di Bella che definiscono gli ucraini “Camerieri, badanti e amanti”

Ma le sue parole sono state coperte da un’osservazione di Annunziata fatta dallo studio, alla quale Antonio Di Bella, ex direttore di Rai3 e attuale responsabile del daytime Rai che sedeva accanto a lei, ha aggiunto “e amanti”. Il video è stato diffuso sui social dal giornalista di Fanpage Ciro Pellegrino ed ha fatto rapidamente il giro del web.


Letta stava parlando dopo di un sit-in organizzato a Roma davanti all’ambasciata russa. Qualche ora dopo, davanti a quella ucraina, Matteo Salvini sarebbe andato a deporre un mazzo di fiori. Secondo i dati della Fondazione Leone Moressa, i cittadini ucraini in Italia sono 236mila, di cui il 77,6% sono donne, con un’incidenza del 4% sul totale degli stranieri residenti nel nostro Paese. Questo fa del nostro Paese, stando a un report Eurostat del 2020, il primo in Europa per presenza di cittadini ucraini.

La lettera di scuse di Lucia Annunziata

La giornalista ha poi scritto una lettera aperta nella quale ha spiegato il fuorionda scusandosi: “Nel corso dello speciale Tg3 ho criticato una certa retorica consolatoria che circola in merito a un supposto successo della integrazione della comunità ucraina in Italia, dicendo ‘migliaia di camerieri, cameriere e badanti’. Frasi che al di là del contesto e delle intenzioni sono suonate inopportune, offensive, e soprattutto un atto di estrema stupidità. Un inciampo che un conduttore dovrebbe sempre saper evitare. Me ne scuso, sinceramente. Il lavoro che come trasmissione stiamo facendo da tempo con cura e precisione sulla crisi spero dimostri quanto il nostro impegno nei confronti dell’Ucraina e dei suoi cittadini sia senza alcuna ambiguità al loro fianco”.

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